EMANUELE BALDI
Cronaca

I malumori in Italia viva. La mail di Renzi ai critici: "Leadership sgradita?. Mettetevi in gioco"

L’ex premier scrive ai segretari locali: in politica bisogna misurarsi coi voti "Alle Politiche non ci sarà il Terzo polo, il nostro posto è nel centrosinistra".

I malumori in Italia viva. La mail di Renzi ai critici: "Leadership sgradita?. Mettetevi in gioco"

Matteo Renzi, 49 anni, ex premier, già segretario Pd e attuale leader di Italia viva

Ai tempi supersonici e cervellotici degli smartphone un’immagine cristallizza un messaggio con più forza di un lungo comizio elettorale. Così le pur scoppiettanti Leopolde che furono sembrano ormai Paleolitico rispetto all’immagine, scaltramente incanalata in ogni social, dell’abbraccio confidenziale tra il leader di Italia viva Matteo Renzi e la segretaria del Pd Elly Schlein.

L’ex Rottamatore conosce a menadito ritmi e suggestioni della comunicazione politica e così, smaltite le scorie delle elezioni europee da cui è uscito con le ossa ammaccate (indolenzite ancor di più dallo sgambetto mancato al Pd alle comunali della sua Firenze), Renzi ha usato uno scatto per ’fotografare’ la sua scelta di campo. D’altronde son tempi di bipolarismo duro e puro, tocca stare o di qua o di là, quindi lui sceglie l’alveo naturale, il centrosinistra.

Qualche mal di pancia nel partito lo doveva comunque aver messo in preventivo e così, ricevuta una lettera-appello piuttosto critica, ha acceso il pc e diffuso una mail nelle caselle dei suoi ’colonnelli’ scusandosi "se scrivo per parlare di piccole questioni interne" pur davanti a casi "di grande preoccupazione" sul fronte internazionale, come il dramma del Medio Oriente e la guerra in Ucraina. "Temo – riprende comunque – sia mio dovere farlo visto che una ventina di segretari provinciali/metropolitani/regionali mi hanno scritto una lettera sulle modalità organizzative del partito, sulla democrazia interna e sul rispetto di regole e Statuto".

Prima stoccata. "Mi fa piacere che sia spesso utilizzata la parola comunità: sono certo che chi oggi chiede una discussione sulle regole non farà come altri che, dopo aver chiesto il congresso nel giugno 2023, se ne sono andati appena è stato convocato...". Renzi sintetizza poi le questioni aperte dalle polemiche – e cioè la richiesta di "un congresso per decidere la linea politica", la richiesta di "riprovare con il Terzo polo e comunque il no a un accordo con il centrosinistra" e l’invocazione di "un partito in cui non ci sia un solo leader" – e a queste risponde punto su punto.

Sul tema congresso il leader precisa che "per gli amanti delle regole e dello Statuto Italia viva ha eletto il proprio presidente nel dicembre 2022" e "poi – sulla richiesta avanzata da alcuni deputati su Twitter dopo l’assemblea di Napoli – abbiamo convocato un congresso per ottobre 2023, cui hanno partecipato circa 15mila iscritti e che ha portato alla ri-elezione del presidente nazionale ma anche di circa 150 livelli territoriali" e "dunque dal punto di vista formale non c’è bisogno di alcun congresso". Poi concede: "In Assemblea nazionale a settembre decideremo insieme".

Capitolo riposizionamento. "Essere leader significa indicare una strada – scrive –. Personalmente ritengo che alle prossime politiche la sfida sarà secca tra un centrosinistra e un centrodestra. Il Terzo polo nasce dopo i veti di Letta e finisce con i veti di Calenda. Al prossimo giro (2027? 2026? Vedremo) o si sta di qua o di là. Io non ho dubbi sul posizionamento". "Il fatto che Elly Schlein abbia detto “Stop ai veti” è il vero fattore di novità politica" conclude poi di concludere: "Io non credo che alle Politiche del 2027 ci sarà il Terzo polo. Penso ci sarà il nuovo centrosinistra, in cui noi di Italia viva dobbiamo incidere sui contenuti, sulle candidature, sui programmi, sulle idee".

Ma è sul tema della leadership che Renzi si fa più spigoloso e muscolare. "Tra due mesi si vota. Servono liste competitive. Servono voti e non veti. E allora faccio un appello a cominciare dai segretari che hanno firmato la lettera: mettetevi alla stanga amici. Mettetevi anche voi in lista per le regionali. Date voi l’esempio come molti di noi hanno fatto con le Europee: candidatevi che ogni voto di preferenza serve" perché " in politica per essere leader bisogna misurarsi con i voti". Un po’ come dire: prima di alzare l’asticella delle rimostranze portate in dote qualcosa che le giustifichi.