STEFANO
Cronaca

I medici, riconoscimento e riconoscenza

Stefano

Grifoni

Il riconoscimento è la capacità di identificare le doti di una persona, la riconoscenza è onorare ciò che si riceve con la conseguente gratitudine per chi ci ha fatto del bene. Durante la mia attività professionale ho potuto constatare che molte persone necessitano di sviluppare l’attitudine al riconoscimento e alla riconoscenza. La mancanza di riconoscimento e gratitudine penso che sia dovuta soprattutto alla ottusità, alla invidia e in particolare alla assenza di professionalità. I medici dei Pronti Soccorso chiedono un riconoscimento per il lavoro che svolgono secondo la consapevolezza che in genere l’attività del medico è uguale in tutti i settori ma non per chi la svolge quotidianamente giorno, notte e festivi in condizioni di emergenza-urgenza. Chi opera nei Pronti Soccorso conosce bene tutte le problematiche che originano da un lavoro faticoso e usurante . Il mancato riconoscimento di queste professionalità ha portato all’abbandono dei servizi da parte di medici già addestrati stanchi e demotivati. Sarebbe urgente e indispensabile un intervento a livello nazionale sia in termini normativi sia nell’ambito del Contratto Collettivo di lavoro della dirigenza medica per migliorare una volta per tutte le condizioni dei professionisti che operano in questo settore della medicina. Il Sistema Sanitario Regionale deve riconoscere l’importanza di un servizio che vede i propri operatori sottoposti a carichi di lavoro sempre più elevati. La mancata constatazione del lavoro svolto è il frutto di una politica attenta più all’apparenza che alla sostanza. Ricordo che insieme ai bisogni spirituali secondari come la stima, il rispetto, il prestigio oggi a mala pena riconosciuti, esistono bisogni primari quelli economico- materiali. Tutti e due fondamentali per condurre una esistenza sociale degna e appagante.