LISA CIARDI
Cronaca

I musei annunciano la serrata Il prossimo 24 giugno sarà sciopero "Preoccupati per il nostro futuro"

Non si ferma la mobilitazione dei lavoratori di Opera, l’impresa che gestisce i servizi di varie strutture fra cui gli Uffizi: "Facciamo un appello alle istituzioni affinché non diventi un luogo di sfruttamento" .

I musei annunciano la serrata  Il prossimo 24 giugno sarà sciopero  "Preoccupati per il nostro futuro"

I musei annunciano la serrata Il prossimo 24 giugno sarà sciopero "Preoccupati per il nostro futuro"

di Lisa Ciardi

Ieri il presidio di protesta, il prossimo 24 giugno lo sciopero. Non si ferma la mobilitazione dei lavoratori di Opera, l’impresa che gestisce i servizi museali di Firenze, tra cui le Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti, il Polo museale regionale toscano e l’Opificio delle Pietre Dure. A preoccupare i rappresentanti sindacali di Filcams Cgil e Uil-Tucs il bando con cui, lo scorso maggio, sono stati messi a gara i servizi museali della città di Firenze e che non garantirebbe né gli attuali livelli occupazionali, né il mantenimento delle condizioni lavorative e di quelle contrattuali.

"Siamo preoccupati per il nostro futuro e per quello dei tanti giovani dipendenti di Opera – ha detto Luisa Bratelli, rappresentante Rsu Uil-Tucs -. Non contestiamo la gara in sé, ma la perdita di posti, la precarizzazione e l’incertezza economica che questa potrebbe generare per centinaia di lavoratori. Facciamo un appello alle istituzioni affinché gli Uffizi non diventino luogo di sfruttamento" "C’è un mondo che ruota intorno ai musei – ha spiegato Giuseppe Martelli della Filcams Cgil - che a fronte di una ricchezza smodata, che si quantifica nell’ordine di miliardi, ha una busta paga da 8 euro l’ora e a ogni cambio di appalto è qui a lottare per il mantenimento delle paghe minime".

"Abbiamo creato questo presidio – ha proseguito Riccardo Pollastri della Rsu di Opera Laboratori - per chiedere di essere ascoltati. Viviamo in una città invasa dal turismo di massa, ma che non ci tutela: di questa ricchezza ci arrivano soltanto le briciole". Tra i presenti al presidio anche il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi, che aveva portato il caso in Parlamento con i colleghi Scotto e Gianassi, attraverso un ordine del giorno e un’interrogazione.

"Il bando uscito di recente non rassicura né per numero di occupati, né per livelli di stipendio né per qualità del servizio – ha detto -. Potrebbero essere tagliati posti di lavoro ed essere esclusi tasselli importanti come quello della didattica, fondamentali per far conoscere alle nuove generazioni le meraviglie degli Uffizi e delle altre strutture museali".

Presenti, anche l’assessora regionale Serena Spinelli, la responsabile cultura del Pd toscano Laura Rimi, la segretaria provinciale Dem Monica Marini e il presidente del Q4 Mirko Dormentoni.

Opera conta 250 addetti e gestisce da 25 anni il Polo museale delle Gallerie degli Uffizi che, dopo la fine della pandemia, ha ripreso a crescere in maniera esponenziale in termini di volume di bigliettazione: oltre 4 milioni di presenze nel 2022, mentre per il 2023 si prevede un ulteriore incremento.