OLGA MUGNAINI
Cronaca

I ’nostri’ tesori. Palazzi e dimore tutti da vivere

Il Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, quest’anno compie cinquant’anni di vita e per l’occasione, la 33esima edizione delle Giornate Fai...

Il Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, quest’anno compie cinquant’anni di vita e per l’occasione, la 33esima edizione delle Giornate Fai...

Il Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, quest’anno compie cinquant’anni di vita e per l’occasione, la 33esima edizione delle Giornate Fai...

Il Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, quest’anno compie cinquant’anni di vita e per l’occasione, la 33esima edizione delle Giornate Fai di Primavera, presenta un programma per il week-end ancora più entusiasmante, grazie all’impegno di migliaia di volontari di 350 delegazioni e gruppi attivi in tutte le regioni. Lunghissimo l’elenco degli appuntamenti fra domani e domenica, con i luoghi illustrati nel sito www.fondoambiente.it.

La Toscana offre visite in tutte e dieci le sue province, a cominciare da Firenze che per questa edizione invita ad esplorare spazi di grande valore storico e architettonico, testimoni dell’evoluzione di Firenze e del suo territorio. Tra questi Villa Vittoria, oggi cuore pulsante del Palazzo dei Congressi, ma un tempo una raffinata dimora privata. La villa, che appartiene alla Regione Toscana, fu costruita tra il 1886 e il 1891 dalla famiglia Strozzi di Mantova su progetto di Gerolamo Passeri e modificata da Michelucci con l’aggiunta del belvedere nel 1925. Comprata da Alessandro Contini nel 1931 (l’appellativo Vittoria fu voluto da Alessandro in omaggio alla moglie), la villa fu riarredata e plasmata da Michelucci.

Da visitare l’Institut Français, ospitato nel rinascimentale Palazzo Lenzi Quaratesi, punto di incontro tra la cultura italiana e quella francese da oltre un secolo. Anche fuori dal centro storico, il viaggio nel tempo continua: a Campi Bisenzio, il Teatrodante e il vicino Palazzo Benini raccontano la trasformazione della città da borgo agricolo a polo culturale e industriale. E infine, il Cimitero Evangelico agli Allori, un autentico museo a cielo aperto, che custodisce la memoria di intellettuali e artisti internazionali legati a Firenze. Inaugurato nel 1878, fu voluto dalle comunità evangeliche della città come alternativa al Cimitero degli Inglesi. Progettato da Giuseppe Boccini, unisce l’eleganza del cimitero monumentale italiano con il modello anglosassone del cimitero-giardino. I viali di cipressi e le sculture di grandi artisti lo rendono un museo a cielo aperto, custode della memoria di intellettuali, collezionisti e artisti legati a Firenze.

Spostandosi lungo la costa, da vedere l’ex Casinò dei Giuochi di Bagni di Lucca, con la sua inaugurazione nel 1839, si attesta come il primo mai costruito in Europa. La sua storia ha in realtà origini molto antiche, risalenti addirittura all’epoca medievale, ed è legata a doppio filo con la vocazione termale della cittadina che lo ospita. In occasione delle giornate FAI di Primavera l’affascinante edificio neoclassico tornerà ad ospitare i suoi antichi ’giuochi’ come il Biribisso, il Faraone, la Reale e molti altri.

Carrara nel suo centro storico nasconde tesori architettonici e artistici poco noti. Il percorso offre uno sguardo su tre luoghi emblematici del Seicento e Settecento carrarino, testimoni della storia e della cultura della città: Chiesa della Madonna delle Lacrime (già detta del Pianto), Palazzo Monzoni, Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo.

Delle 72 antiche torri che hanno reso celebre San Gimignano, solo 14 sono sopravvissute fino ad oggi. Tra queste spicca anche quella dei Campatelli, una ricca famiglia di imprenditori e proprietari terrieri fiorentini che da inizio Ottocento legò il suo nome a questa casa-torre di 28 metri eretta a metà del XII secolo.