Per una questione di visibilità, e per le alberature che coprirebbero la segnaletica e la telecamera, il Comune avrebbe deciso di non istallare più il temuto velocar su viale Michelangelo. Il progetto, approvato dalla giunta Nardella un paio di anni fa su proposta dell’ex assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti, ha dunque subìto un "aggiustamento" che si è tradotto con il depennamento del tanto odiato apparecchio che calcola la velocità media dei mezzi nell’arco di una trentina di metri. Restano, invece, sulla carta – con il probabile pre-esercizio dal 2025 –, degli altri due velocar: il primo sarà piazzati su viale Redi, in uscita dalla città, lungo il tratto del Mugnone e vicino a via Maragliano; il secondo su viale Nenni, in uscita da Firenze, vicino al distributore di benzina e nel punto esatto in cui fino a qualche tempo fa c’era un autovelox.
Sia il ministero dei Trasporti che la Prefettura hanno dato l’ok al montaggio dopo una serie di verifiche e di accertamenti che ne hanno stabilito la congruità. Ma servirà il pre-esercizio per stabilire se siano tarati o meno sulla giusta velocità. L’ex amministrazione guidata dall’attuale europarlamentare del Pd decise di implementare gli apparecchi sulle strade fiorentine a seguito dei numerosi incidenti, molti mortali, accaduti tra il 2021 e il 2023. E soprattutto in quelle strade ritenute più trafficate e pericolose.
Come detto, l’istallazione dei due nuovi velocar dovrebbe avvenire il prossimo anno e questi andranno a sommarsi ai quattro già funzionanti: viale XI Agosto, viale Etruria, via Marco Polo e via Giovanni Agnelli, che tante polemiche hanno sollevato lo scorso anno, facendo scalare a Firenze la classifica delle città italiane con più multati a causa della velocità. Il Velocar, a differenza dei predecessori, non è collocato nelle classiche “casettine” grigie o arancioni, ma la telecamera è fissata su un palo a un’altezza di circa 3 metri che dà una buona visuale sulla carreggiata e rende difficili azioni di danneggiamento, come succedeva per i vecchi box collocati a livello strada. Devono essere sempre segnalati da un cartello, ma rispetto alle precedenti tecnologie, la loro presenza è meno evidente proprio per l’assenza, a bordo strada, degli apparecchi.
AnPassan