STEFANO BROGIONI
Cronaca

I pm del caso Renzi "Errori nelle indagini" Via all’azione disciplinare

Atti inviati al Copasir, per Nordio i magistrati fiorentini hanno violato la legge

I pm del caso Renzi "Errori nelle indagini" Via all’azione disciplinare

di Stefano Brogioni

Il ministro della giustizia Carlo Nordio dà seguito alle denunce di Matteo Renzi e promuove l’azione disciplinare nei confronti dei magistrati di Firenze dell’inchiesta Open, il procuratore aggiunto Luca Turco e il sostituto Antonino Nastasi. L’atto, indirizzato al procuratore generale della Corte di Cassazione, firmato lo scorso 27 luglio, è una bomba. Anche politica, alla luce dei rapporti, non idilliaci, fra il Guardasigilli e l’Anm.

E perché dietro l’ispezione effettuata nei mesi scorsi a Firenze, c’è il leader di Italia Viva, senatore e ora membro della commissione giustizia. Imputato (finanziamento illecito ai partiti, l’accusa) e contemporaneamente fustigatore dei magistrati che hanno messo sotto processo anche i suoi genitori. Nella cronaca del braccio di ferro tra Renzi e i pm, si registrano, ultimamente, diverse vittorie del politico. Di pochi giorni fa, è la notizia dell’esito del conflitto di attribuzione davanti alla Consulta, riguardo le conversazioni acquisite nell’inchiesta della procura fiorentina.

Open, sempre Open: anche gli illeciti disciplinari che prendono ora forma a carico dei due pm, attingono dal processo sulla cassaforte che serviva a finanziare la Leopolda. Anzi, il peccato originale pare proprio quella perquisizione a carico di Marco Carrai. Perquisizione annullata dalla Cassazione (a cui avevano fatto ricorso i legali di Carrai, Filippo Cei e Massimo Di Noia), con ordine di distruzione di quanto acquisito (anche chat con Renzi), ma la procura avrebbe invece "trattenuto più copie dei predetti dati". E una di queste copie, contesta il ministro, sarebbe stata inviata al Copasir.

Successivamente, nel corso di un’udienza preliminare tutt’ora in corso, i pm hanno nuovamente richiesto il sequestro probatorio di quei dati "illegittimamente acquisiti". Comportamento ritenuto "gravemente scorretto nei confronti della parte processuale Carrai". E il 22 settembre si torna in aula, sempre per Open. Prima però prenderà posto il nuovo procuratore capo Filippo Spiezia, nominato grazie al voto doppio del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli. Quest’ultimo è stato difensore, con il collega Nino D’Avirro, di un altro imputato del processo Open, Alberto Bianchi; e ora Pinelli dirige la sezione disciplinare del Csm. Quella che dovrà processare i magistrati che vogliono processare Renzi.