DUCCIO MOSCHELLA
Cronaca

I primi dieci anni di Papa Francesco Visite, storici incontri. E il silenzio

Dopo l’abbraccio alla città il 10 novembre 2015, una vicinanza concreta a Barbiana e a Loppiano. Un rapporto fatto di momenti forti, compreso il grande gelo con vescovi e sindaci, poco più di un anno fa . .

di Duccio Moschella

Papa Francesco festeggerà il decennale del suo pontificato concelebrando con i cardinali presenti a Roma una messa stamani alle 8 nella cappella di Santa Marta. E’ il segno semplice di un traguardo che il Pontefice argentino non considera con particolare enfasia. Dal 13 marzo di dieci anni fa i fiorentini hanno avuto modo di avere il Papa fra loro per un’intera giornata il 10 novembre 2015, in occasione del Convegno ecclesiale nazionale, culminato con la messa allo stadio. Un momento indimenticabile con un Pontefice, percepito già allora come rivoluzionario. Sensazione confermata nei successivi incontri dalle nostre parti, prima a Barbiana, il 20 giugno 2017, ultima, definitiva, riabilitazione di don Lorenzo Milani e del suo apostolato di prete e maestro, e il 10 maggio 2018, a Loppiano, per abbracciare la comunità dei Focolari, movimento un tempo non graditissimo alle gerarchie. Viaggi-lampo che denotano quanto il Pontefice delle periferie apprezzi determinate testimonianze. Francesco avrebbe dovuto essere fra noi anche il 27 febbraio 2022 in Santa Croce, per concludere il convegno dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo. Invece, come si ricorderà, saltò tutto all’ultimo momento, compreso un saluto all’Angelus da Roma, atteso a Firenze anche dall’appena rieletto presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Al di là della motivazione ufficiale, un forte dolore al ginocchio, il silenzio del Papa parlò più di mille parole, fra retroscena e indiscrezioni. Di sicuro fra i motivi del passo indietro ci fu la presenza al forum dei sindaci dell’ex ministro Marco Minniti, promotore del Memorandum Italia-Libia del 2017 sul contrasto all’immigrazione clandestina e presidente della Fondazione ‘Med’Or’, azienda leader nel campo degli armamenti, ma anche altro. E’ un fatto che proprio allora fosse iniziata l’invasione russa dell’Ucraina e il Papa potrebbe non aver voluto sovrapporre i due dossier (Putin e il Mediterraneo), con il rischio di scavare un solco ancor più marcato con gli ortodossi russi. Incomprensioni passate a parte, resta oggi la forte sintonia con la chiesa fiorentina. Il cardinale arcivescovo Giuseppe Betori, 77 anni, ha raggiunto l’età canonica per l’avvicendamento, ma stando ai tempi di successione di un vescovo porporato, per di più cardinale elettore, pare destinato a rimanere in piazza San Giovanni almeno un altro anno. La diocesi fiorentina, fra le prime ad avviare il Cammino Sinodale secondo le indicazioni ricevute proprio da Francesco nel Convegno del 2015, continua a portarlo avanti. Così come avanti sta andando la visita pastorale.