ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

I vestiti dell’elite fiorentina come abiti liturgici: lo studio inedito

La ricerca di Isabelle Chabot sugli indumenti sfarzosi del Quattrocento sarà svelata oggi alla biblioteca di Barberino Tavarnelle

La ricerca di Isabelle Chabot sugli indumenti sfarzosi del Quattrocento sarà svelata oggi alla biblioteca di Barberino Tavarnelle

La ricerca di Isabelle Chabot sugli indumenti sfarzosi del Quattrocento sarà svelata oggi alla biblioteca di Barberino Tavarnelle

Sacro e profano si fondono nelle chiese del Trecento. Quando il lusso degli abiti da sposa delle ricche casate dell’alta borghesia di origine fiorentina vissute nei secoli XIV e XV, diventano poi paramenti e indumenti liturgici. A raccontare questo particolare inedito della storia è uno studio realizzato dalla storica Isabelle Chabot, impegnata a ricostruire la storia medievale dell’abito nuziale, a scoprire e individuare il percorso di trasformazione dell’indumento femminile in paramento di altare e abito indossato dai parroci. La ricerca, le cui fonti storiche sono attestate dalle testimonianze dell’epoca tra cui i diari, i libri di ricordi di famiglia degli uomini vedovi, sarà presentata oggi alle 17,30 alla biblioteca Ernesto Balducci di Tavarnelle nell’ambito degli incontri culturali ’Donne nella storia. Storie di donne. Medioevo ed età moderna’. Iniziativa promossa dal Comune di Barberino e curata dalla stessa Isabella Chabot. Che nell’occasione parlerà della rideterminazione semantica dei vestiti sfarzosi di epoca tre-quattrocentesca, appartenenti a famiglie quali Strozzi, Bardi, trasformati in abiti liturgici, offerti alla chiesa come donazione in memoria della moglie defunta. "Nel corso di questi secoli – spiega Isabelle Chabot, legata al territorio per collaborazioni precedenti di carattere storico - era frequente la pratica per cui alla morte della moglie, il vedovo facesse trasformare l’abito sontuoso in abito liturgico, completo di stola, manipolo, con ricami evocativi del blasone di appartenenza delle famiglie e lo regalasse alla chiesa dove veniva seppellita la consorte". Al centro del terzo e ultimo appuntamento, in programma il 4 aprile alle 17,30, sarà la storica Daniela Lombardi dell’Università di Pisa con un intervento su ’Madri nubili e padri incerti’ su ciò che accadeva alle donne che diventavano madri al di fuori del matrimonio. Ingresso libero.

Andrea Settefonti