REDAZIONE FIRENZE

I volontari ripuliscono le targhe dantesche verso San Miniato

L'intervento degli "Amici di Firenze". Bettini e Martini: “Bel gesto, alla vigilia del Dantedì”

I volontari al lavoro

Firenze, 20 marzo 2021 - Hanno ripulito il monumento della Pace dedicato ai caduti fiorentini nei lager all’interno del parco di villa Vogel, nei giorni scorsi poi hanno reso omaggio a modo loro al sommo poeta dedicandosi a due targhe situate in via San Salvatore al Monte e in via San Miniato al Monte, poco visibili a causa della vegetazione cresciuta intorno. Gli “Amici di Firenze” sezione tutela ambiente del Nucleo Operativo di Protezione Civile di Firenze che da inizio anno, grazie a un patto di collaborazione, si prendono cura di alcuni spazi verdi del comune di Firenze tra cui quelli tra piazzale Michelangelo, Rampe e Piazza Poggi, terrazza Marasco, proseguono così nel loro impegno a tutela del decoro della città. “Un intervento bello e significativo, di cui ringraziamo questi volontari, nell’anno in cui si celebrano i 700 anni della morte di Dante Alighieri e proprio a ridosso del Dantedì. – commentano la vicesindaca Alessia Bettini e l’assessore alla Toponomastica Alessandro Martini – Sono gesti semplici ma importanti perché testimoniano l'attenzione alla nostra città e a coloro i quali hanno contribuito a farla grande come appunto Dante”.

“Abbiano notato che le due targhe che accompagnano verso San Miniato al Monte con terzine tratte dalla Divina Commedia – sottolinea Nadia Fondelli, coordinatrice dei volontari – erano rese invisibili dalla rigogliosa vegetazione cresciuta e dallo sporco accumulato che ne oscurava la vista e così siamo intervenuti in un delicato lavoro di ripulitura dei marmi per renderle nuovamente fruibili”.

Sono 34 le targhe in città tratte dalla “Commedia”, 9 dell'Inferno, 5 del Purgatorio e 20 del Paradiso. Quelle ripulite dai volontari del Nucleo Operativo sono tratte dal Purgatorio, canto XII, vv.100-105 e situate in via San Salvatore al Monte (all'inizio della scalinata che porta al Piazzale Michelangelo) e via San Miniato al Monte (angolo di via dei Bastioni all'inizio della strada selciata pedonale) e nell'intento del Poeta paragonano la scalinata del Purgatorio a quella per “salire” al Monte di San Miniato.