
Filcams Cgil: "L’azienda continua a proporre condizioni peggiorative per il personale, senza considerare le richieste".
Sesto Fiorentino (Firenze), 15 marzo 2025 – Prosegue lo stato di agitazione nazionale di Ikea che coinvolge anche il negozio di Sesto Fiorentino. Oggi i dipendenti dello store dell’Osmannoro torneranno a incrociare le braccia: previsto anche un pullman che si accompagnerà i lavoratori a Roma per la manifestazione nazionale. A motivare la protesta il mancato rinnovo del contratto integrativo, scaduto dal 2018. "Nonostante il fatturato di Ikea continui a crescere – sostiene Filcams Cgil Firenze – l’azienda propone condizioni peggiorative per il personale professionalmente preparato senza prendere in considerazione le richieste delle parti sociali, ma proponendo l’obbligo del lavoro festivo e dividendo i lavoratori in vecchi, che continuerebbero ad avere certi diritti, e nuovi che invece non li avrebbero, mettendoli gli uni contro gli altri".
Proprio la differenza fra i diritti fra i nuovi assunti e i dipendenti invece con una anzianità maggiore è uno dei punti cardine, secondo i sindacati, ad avere innescato la protesta.
Altre questioni: l’azzeramento delle professionalità e del riconoscimento del terzo livello con tempistiche molto più lunghe del contratto nazionale di lavoro oltre all’obbligatorietà del lavoro festivo. Tutte obiezioni che l’azienda, nelle scorse settimane, ha rimandato al mittente spiegando che tra le proposte di Ikea sarebbero stati previsti maggiori investimenti in formazione e l’introduzione di un importo annuale per tutti i lavoratori da poter spendere su una piattaforma di welfare.
L’azienda dal canto suo afferma: “Purtroppo le negoziazioni relative al rinnovo del contratto integrativo aziendale si sono interrotte dopo una lunga e importante trattativa, avendo appreso che le organizzazioni sindacali hanno ritenuto non soddisfacente la proposta aziendale. Pur nel rispetto delle decisioni dei sindacati, siamo dispiaciuti dell’esito riscontrato, in quanto l’impegno dell’azienda era volto a migliorare ulteriormente le condizioni economiche già riconosciute a tutti i co-worker dall’attuale contratto integrativo con interventi sia sul versante del welfare che delle maggiorazioni, in Ikea già ampiamente migliorative rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale. In particolare, la proposta di Ikea intendeva incrementare le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo e creare un premio uguale e inclusivo accessibile a tutti i co-worker, con un significativo aumento degli importi: ad esempio per un addetto vendita full time l’importo del premio avrebbe superato i 2mila euro lordi. Inoltre, sarebbero stati previsti maggiori investimenti in formazione per sostenere i percorsi di sviluppo dei co-worker attraverso l’accrescimento delle competenze specialistiche, e l’introduzione di un importo annuale per tutti i lavoratori da poter spendere su una piattaforma di welfare in beni o servizi. Infine, la nostra proposta comprendeva ulteriori benefit innovativi quali un supporto alle persone che accedono a percorsi di procreazione medicalmente assistita o nei confronti di co-worker che intraprendono percorsi di transizione di genere. Ikea – conclude la nota dell’azienda – ribadisce di non aver proposto alcun peggioramento rispetto a quanto già riconosciuto dalle normativa e dal contratto integrativo vigente. In tal senso, ad applicare il contratto integrativo vigente e con esso tutti i benefici in esso previsti. Infine, per quanto riguarda le aperture dei nuovi formati (Paop), Ikea ribadisce che si tratta di formati innovativi che consentono di essere più vicini alle esigenze dei clienti e precisiamo che all’interno degli stessi tutti i diritti sindacali previsti dalla normativa vigente sono garantiti”.
S.N.