SANDRA NISTRI
Cronaca

Il bacio della donna ragno: "Amore e dolore tra le sbarre"

Da venerdì a domenica con inizio alle 20,30, al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino sarà in scena ’Il bacio...

Da venerdì a domenica. alle 20,30

Da venerdì a domenica. alle 20,30

Da venerdì a domenica con inizio alle 20,30, al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino sarà in scena ’Il bacio della donna ragno’ di Manuel Puig noto soprattutto per la trasposizione cinematografica del 1985 che valse l’Oscar a William Hurt. A interpretare i due protagonisti saranno Samuele Picchi e Gabriele Giaffreda mentre l’adattamento del testo, scene, costumi, luci e regia sono di Dimitri Milopulos. Lo spettacolo è nel calendario di Intercity Winter e torna nel teatro sestese a due anni di distanza dalla prima messa in scena ma con una ‘nuova’ versione: "Rispetto alla prima volta – racconta infatti Milopulos – stiamo approfondendo i personaggi, li stiamo analizzando e sta nascendo un rapporto tra i due molto più complesso e più ricco. Il lavoro attoriale si è arricchito, è molto più completo, sembra davvero uno spettacolo diverso. Inoltre, uno dei due attori in scena è cambiato, non c’è più Lorenzo Volpe e al suo posto c’è Gabriele Giaffreda, quindi cambiano anche le dinamiche".

L’idea di lavorare al testo di Puig, uscito nel 1976, deriva da un fattore scatenante ed è legato alla produzione di un altro spettacolo: "Mentre lavoravo alla messa in scena di ‘Tom à la ferme’ di Michel Marc Bouchard nel settembre 2022 – prosegue infatti il regista – ho visto un collegamento, pur trattandosi di opere molto diverse. In Tom si raccontava del rapporto tra due uomini che, soffrendo in qualche modo tutti e due della Sindrome di Stoccolma, quindi una dipendenza anche brutta, si erano chiusi in questa prigione che era una prigione mentale. Nell’altro caso, invece, la prigione è reale, è la storia di due detenuti il cui destino si incrocia all’interno di una piccola cella in un carcere. Valentin Arregui, incarcerato e torturato perché leader di un movimento politico di opposizione e Luis Molina, omosessuale, arrestato per atti osceni. Quindi i due devono trovare il modo di coesistere in una prigione vera". Rispetto al testo originale - conclude Milopulos - l’ambientazione non è più nell’Argentina degli anni 70 ma non è definita, potrebbe essere ovunque, un posto dove c’è una specie di regime, una cella di un carcere in un paese di oggi da qualche parte. Poi ho voluto due giovani, due 27enni, uno è un gay ed è fiero di esserlo, l’altro è un politico e ha la testa di politico. Quando il sistema andrà a stroncarli andrà a rovinare due giovani vite".

Sandra Nistri