
Il presidente Paolo Raffini insieme al direttore Davide Menetti davanti alla sede del Banco Fiorentino
di Sandra Nistri FIRENZE Il 2024 è stato sicuramente un anno difficile per le tensioni economiche e politiche a livello globale, ma anche per la crescita evidente dei tassi di interesse che ha prodotto una contrazione generalizzata della domanda di credito. Un quadro non semplice, all’interno del quale, però, il Banco Fiorentino – Mugello Impruneta Signa – Credito Cooperativo ha ottenuto risultati decisamente positivi. Il bilancio d’esercizio 2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione, che verrà presentato all’assemblea dei soci il prossimo 4 maggio, si è infatti chiuso con un utile netto di 35,1 milioni di euro, una raccolta totale da clientela pari a 1,7 milioni e impieghi netti a famiglie e imprese per un totale di 822,6 milioni.
Il Gross Npl Ratio si riduce al 4,1%, mentre il deteriorato netto si attesta a un controvalore di 5,6 milioni e il tasso di copertura del deteriorato complessivo è pari all’ 83,8%. Il Cost Income ratio si attesta al 49,1%, ma, per effetto dell’accantonamento straordinario al Fondo Esodo per il personale dipendente (pari a 3,5 mln), l’indice restated è del 44,43%.
La buona salute del Banco Fiorentino è confermata anche dai coefficienti patrimoniali: il Cet1 ratio è pari al 38,46% e il patrimonio netto raggiunge i 303,95 mln di euro. "Si tratta di dati positivi – ha spiegato ieri il presidente Paolo Raffini – ottenuti in un contesto particolarmente sfidante ed in un momento generale complesso in cui gli imprenditori prestano molta attenzione e parsimonia negli investimenti. Quello che possiamo rivendicare è che la banca ha continuato a svolgere il ruolo di banca locale mantenendo un forte legame con il territorio e mantenendo aperti tutti gli sportelli. Con l’acquisizione del compendio di Banca Pisa e Fornacette anzi gli sportelli sono aumentati, da 29 a 39". L’intenzione dichiarata è anche quella di continuare a supportare realtà del terzo settore, iniziative e associazioni dei territori in cui il Banco fiorentino è presente.
"Nel 2024 – ha spiegato il presidente – per pubblicità e beneficenza, a favore di associazioni, parrocchie, società sportive, abbiamo impegnato 850mila euro e aumenteremo il fondo di 100mila euro visto l’ampliamento del territorio". Soddisfazione per il risultato raggiunto ha espresso ieri anche direttore generale Davide Menetti: "Lo scenario economico – ha detto - la contrazione del credito dovuta al rallentamento degli investimenti da parte delle imprese, l’incertezza derivante dalle dinamiche internazionali e uno scenario di tassi non allineati alle attese degli operatori, hanno reso particolarmente difficile la nostra operatività. Tuttavia, il risultato raggiunto ci gratifica e ci soddisfa, soprattutto per aver rafforzato il Banco Fiorentino in tutti gli indicatori vitali, nei profili di rischio e performance, e nella solidità patrimoniale che da sempre ci contraddistingue".