OLGA MUGNAINI
Cronaca

Il Bargello per le donne. Il Medagliere risplende

Riallestite le sale del secondo piano: esposte ora il 35% in più delle opere "Il busto di Costanza Bonarelli dedicato a chi subisce violenza tutti i giorni" .

Il riallestimento delle nuove sale del Medagliere è stata anche l’occasione per dare un nuovo palcoscenico al ritratto di Costanza Bonarelli di Gian Lorenzo Bernini, un’opera celebre quanto iconica, che rende onore e omaggio a una donna che nel ’600 seppe riscattarsi da una brutale violenza subita da parte del suo amato: il Bernini per l’appunto. Ma soprattutto, per il museo del Bargello è l’ultimo importante progetto portato a termine dalla direttrice Paola D’Agostino nei suoi otto anni di mandato. In attesa del nuovo direttore, la sua nomina è stata prorogata al 15 gennaio. A quella data si sarà anche l’esito della sua partecipzione al bando per la direzione degli Uffizi di Firenze, delle Gallerie Corsini e Barberini di Roma e per le Gallerie Estensi di Modena.

Intanto il Bargello, al secondo piano, presenta il riallestimento di una selezione di circa 240 medaglie, 22 coni, un raro punzone provenienti dall’antico medagliere mediceo-lorenese e un nucleo di sculture barocche, che contano, tra gli altri, i rilievi bronzei di Massimiliano Soldani Benzi, i bronzetti di Giuseppe Piamontini e alcuni dei modelli in cera. L’intervento punta alla valorizzazione della collezione di medaglie, che conta oltre 10.000 pezzi, e delle sculture sei-settecentesche in materiali diversi, opere dei massimi esponenti del Barocco romano e toscano. Il progetto era stato sospeso in periodo di Covid e poi per mancanza di fondi. Arrivato un finanziamento di 490mila euro dal ministero sono ripresi i lavori, che hanno consentito di esporre il 35% in più delle opere rispetto al precedente allestimento. Al centro della sala delle Medaglie, due vetrine celebrano la medaglia fusa rinascimentale e le medaglie medicee, in rapporto diretto con la serie di medaglioni in porfido di Francesco del Tadda che decorano la sommità di una delle pareti. Le vetrine storiche sono dedicate a medaglie papali, ritratti di artisti e letterati, rovesci con architetture e medaglie fuse del barocco toscano.

La Sala della scultura barocca alla corte dei Medici si apre con il celeberrimo busto di Costanza Bonarelli scolpito dal Bernini, che, rimasto a lungo nello studio dell’artista, nel 1645 fu donata dallo stesso scultore al cardinale Giovan Carlo de’ Medici (1611-1663), confluendo così nelle collezioni fiorentine e venendo subito esposto agli Uffizi, accanto al Bruto di Michelangelo. Nel 1873 arrivò al Bargello. Costanza fu amante del Bernini, ma pare anche del fratello dell’artista, Luigi, aggredito e bastonato per gelosia da Gian Lorenzo che, non contento, diede ordine al suo servo di sfregiare l’amata. Dopo un periodo in convento, Costanza tornò libera e divenne una straordinaria e ricca imprenditrice romana.

"La nuova sala dedicata alla scultura barocca fiorentina - ha detto Paola D’Agostino - illustra gli sviluppi della scultura toscana dopo la morte del Giambologna e l’intenso rapporto che gli scultori toscani ebbero con il barocco romano, anche grazie al ruolo di Cosimo III dei Medici".