Una performance particolare, legata ai simboli che l’essere umano mette in campo, nella sua rappresentazione del mondo, per tendere all’universalità "Kashimashi" che Natasha Czertok metterà in scena, domani (ore 17), al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino, nell’ambito della rassegna "Divergenze" di Atto Due. Per arricchire la prospettiva la regista e interprete ha scelto la modalità del "laboratorio aperto" invitando un gruppo di persone, eterogeneo per età, sesso, appartenenza etnica e sociale, ad inviare i propri contributi: "Le risposte alla mia lettera - sottolinea lei stessa - sono state molte e diverse. Frettolose, profonde, precise, dubbiose, critiche, divertite, inaspettate. Un vortice di immagini di forme e natura diversa. Ho sentito nella maggior parte delle persone a cui ho inviato la mia richiesta un deciso impegno, una spinta a mettersi in gioco, desiderio di esserci. Avevamo appena superato il lockdown e questo forse ha dato una spinta in più". Ad arricchire il ’bestiario privato’ di Czertok gli ‘ambienti sonori’ creati da Vincenzo Scorza che introduce nei suoi pattern elementi anche molto diversi tra loro, talvolta discordanti, con risultati sorprendenti e raffinati che accompagnano e completano le azioni.
S.N.