di Pietro Mecarozzi
Caccia all’uomo è finita. Un 30enne è stato sottoposto a fermo con l’accusa di tentato incendio aggravato dalle finalità eversive per l’azione incendiaria alla caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, avvenuta nella notte tra domenica e lunedì. Si tratta di un volto noto alle forze di polizia, Antonio Recati, nato a Prato ma inserito nei circuiti antagonisti di area anarchica fiorentina. Si trovava agli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico – che avrebbe manomesso poco prima di compiere il gesto –, per un attacco alle linee dell’Alta velocità avvenuto nell’agosto del 2023.
Secondo la ricostruzione, lo scorso 13 gennaio intorno alle 2 Recati si è avvicinato alla caserma a piedi, con il volto coperto dal cappuccio della felpa, e ha abbandonato davanti alla porta una grossa busta colma di benzina, usando un indumento intriso del liquido infiammabile per appiccare il rogo. Solo il rapido intervento dei militari ha evitato gravi conseguenze (danneggiato il portone e l’intonaco della facciata).
La svolta nelle indagini è arrivata appena 24 ore dopo il blitz incendiario. Gli investigatori, grazie alle numerose telecamere installate nella zona, hanno individuato il 30enne. È cosi scattato il fermo, disposto per il concreto pericolo di fuga. L’arresto è stato eseguito nelle prime ore di ieri dai militari del Ros insieme a quelli del comando provinciale dei carabinieri di Firenze, sulla base di un provvedimento della Dda di Firenze.
Recati, si spiega in una nota della procura, "risulta aderente all’area antagonista radicale fiorentina vicina a circuiti anarchici ed il reato risulterebbe essere stato commesso mentre questi si trovava in regime di arresti domiciliari con controllo elettronico".
Era finito ai domiciliari dopo che era stato accusato di essere stato il presunto responsabile di "plurimi attentati contro la sicurezza del trasporto ferroviario sulla linea alta velocità che collega Firenze a Bologna", attuati a San Piero a Sieve, Firenzuola e San Pellegrino, tra il 28 agosto e il dicembre del 2022. Accuse per cui era stato condannato a due anni: nell’occasione i giudici avevano però escluso l’aggravante del terrorismo. Nel marzo di un anno fa, era poi stato arrestato per un altro attacco lungo la tratta Firenze Bologna avvenuto l’8 agosto 2023: avrebbe danneggiato un quadro elettrico, un piezometro e un modem per la trasmissione dei dati, strumenti che servivano per il monitoraggio dell’infrastruttura e la sua sicurezza.
"Voglio esprimere la mia profonda gratitudine alle Forze dell’Ordine, che fanno sempre molto, per aver prontamente individuato e arrestato l’anarchico che ha commesso l’atto incendiario contro la caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo. Ciò che più allarma, però, è che questa persona si trovasse già ai domiciliari - e con controllo elettronico - per ‘plurimi attentati alla linea dell’alta velocità Firenze-Bologna, ma evidentemente ha potuto commettere altri reati", ha detto Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI, eletta nel Mugello.
"Di fronte a questo mi auguro una presa di coscienza da parte di tutte le forze politiche sul pericolo che costituiscono questi gruppi eversivi che non si fanno scrupoli a compiere azioni terroristiche contro le forze dell’ordine e a mettere a ferro e fuoco le nostre piazze", commenta la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi.
"Riteniamo fondamentale che tutte le forze politiche prendano atto della presenza di tali individui, condannando apertamente il loro delinquenziale modus operandi che tende a colpire le Forze dell’Ordine e la collettività", affermano infine Elena Meini e Giovanni Galli, consiglieri regionali della Lega.