EMANUELE BALDI
Cronaca

Il Buontalenti in centro, da Caterina de’ Medici ai maestri dei giorni nostri: Firenze sempre più dolce

Lo storico Badiani del viale dei Mille apre una sede in via Tosinghi. Un brand fiorentino e il suo gusto più famoso all’ombra del cupolone. La città e quel legame fortissimo con queste prelibatezze fin dal’500.

Il Buontalenti in centro  Da Caterina de’ Medici  ai maestri dei giorni nostri  Firenze sempre più dolce

Il Buontalenti in centro Da Caterina de’ Medici ai maestri dei giorni nostri Firenze sempre più dolce

di Emanuele Baldi

Quel mattatore di corte del Bernardo Buontalenti nel pasticcio ghiacciato di tuorli d’uovo, scorze di limone, un po’ di vino e miele, ci ficcò dentro pure lo zucchero. Genio. Si era a metà del Cinquecento. La spezia nuova di pacca, figlia delle Americhe appena scoperte, mandò in sollucchero i palati dei fedelissimi del Re di Spagna, invitati in riva d’Arno da Cosimo I per buoni uffici del tempo.

E fu subito crema fiorentina, quindi gelato. E anche se l’origine del dolce cremoso più famoso al mondo c’è un po’ di baruffa – ne rivendicò il copyright, sotto forma di sorbetto, pure il Ruggeri, macellaio dei Medici e cuoco per diletto – pare ci siano pochi dubbi sulla genetrice del gelato: fu Firenze.

Del marketing se ne occupò Caterina de’ Medici, a quei tempi anche reggente di Francia. Fu grazie a lei dalla seconda metà del secolo il gelato si diffuse anche in Europa.

Da allora la regina prese a chiamare a a corte i pasticceri fiorentini che avevano imparato i rudimenti di quell’arte culinaria tutta nuova e non fece mai più mancare il gelato ai suoi regnanti e ai suoi diplomatici, che ne riportarono a loro volta la ricetta in patria.

Cronaca di oggi. Il Badiani – tempio laico di leccate di baffi al Campo di Marte sbarca anche in centro, e in tempi in cui all’ombra del cupolone fioriscono brand stranieri in serie e anonime rosticcerie la notizia non può che far piacere. Anche perché in via Tosinghi ci arriva pure il buontalenti, la crema inventata dalla gelateria di viale dei Mille che vinse un concorso mezzo secolo fa dedicato proprio al grande architetto fiorentino.

"Da allora questo speciale gusto a base di panna ha conquistato il palato dei fiorentini e di tutti gli amanti del buon gelato – si legge nel sito ufficiale della gelatieria – Nonostante i molti tentativi di imitazione, la nostra gelateria è l’unica patria del vero Buontalenti" che "ancora oggi è in assoluto il gusto più richiesto".

Il gelato e i fiorentini vanno così a braccetto da secoli. E, in ossequio alle strutturali distinzioni tra Guelfi e Ghibellini, c’è sempre tizio che dice di aver scoperto qual è la miglior gelateria della città e Caio che gli ribatte ’Venvia, ti ci porto io dove lo fanno meglio di tutto’. E così è, la ricetta per mettere d’accordo i fiorentini non l’ha ancora inventata nessuno. E forse, in fondo in fondo, è anche meglio così.