Il business dei parcheggi interrati. Ricavi record in Santa Maria Novella. Ma Fortezza e Alberti sono in rosso

Il parcheggione interrato alla stazione ha portato incassi per 3 milioni e 835mila euro, il più alto in città. Restano in perdita invece gli altri due con un ricavo di gestione negativo per quasi un milione di euro .

Il business dei parcheggi interrati. Ricavi record in Santa Maria Novella. Ma Fortezza e Alberti sono in rosso

Il parcheggione interrato alla stazione ha portato incassi per 3 milioni e 835mila euro, il più alto in città. Restano in perdita invece gli altri due con un ricavo di gestione negativo per quasi un milione di euro .

Un biglietto per il concerto di Mario Biondi al Verdi a dicembre. Ma anche una bottiglia di Brunello bio del 2019 e un ingresso giornaliero in spa. Oppure un piatto di cannelloni ripieni di germano reale al ristorante stellato di Palazzo Portinari. E poi un set di luci led per bici, uno stiratore verticale, un asciugacapelli professionale. È un piccolo assaggio di tutto quello che si potrebbe acquistare con i 38 euro risparmiati da 10 ore di sosta filate nel parcheggione interrato di Santa Maria Novella, gestito da Firenze Parcheggi. Lo stesso che, con una tariffa di 3,80 euro l’ora resta fra i più cari d’Italia. Il più salato di Firenze. Ma quanto incassa la flotta dei 14 parcheggi di Fipark che portano in dote un rinforzo di 5mila posti ai 73mila stalli fiorentini,di cui 30mila a pagamento? In testa alla classifica dei più remunerativi ci sono proprio i i 570 stalli a rotazione della stazione. Qui i ricavi nel 2023 sono arrivati a 3 milioni e 835mila euro: in pratica 120mila euro in più dell’anno prima, mentre il rendiconto di gestione si è chiuso in positivo con oltre 2 milioni e 135mila euro. Il record viene avvicinato soltanto dal ’fratellone’ interrato del Parterre.

Gli incassi del 2023 sono stati 1 milione e 299mila euro, 90mila in più dell’anno prima. Ma quello del Parterre è uno fra i parcheggioni con le tariffe più amiche dei fiorentini. La società infatti ha inserito un tetto giornaliero: 24 ore non possono costare più di 15 euro. Sul terzo gradino invece c’è il posteggio interrato di San Lorenzo che vince il record di tariffe. Il costo dei ticket dalle 7 alle 14 è d’oro: 2 euro per la prima ora o frazione, 3 per la seconda o frazione. E, attenzione, 8 euro per ogni ora o frazione. Un conto da vertigine che, rischia di arrivare a 69 euro per 10 ore. La domenica si torna invece a prezzi popolari con 2 euro l’ora. E gli affari viaggiano. In 12 mesi il parcheggio interrato acquisito nel 2011 come ramo d’azienda dalla Scaf, ha fruttato 1 milione e 40mila euro di ricavi.

I risultati peggiori arrivano sui 509 stalli a rotazione del parcheggio della Fortezza, uno fra i più grandi, ma fra i meno remunerativi per la partecipata. Il risultato di gestione è stato negativo per oltre 260mila euro. A pesare, rispetto ai 968mila euro di ricavi, sono i costi operativi che superano il milione di euro, una cifra nella quale sono contenuti gli 821.952 euro di canone che Firenze Parcheggi versa a Firenze Mobilità Spa, società che ha affidato alla partecipata la gestione delle strutture realizzate in project financing. Ed è proprio per ogni struttura costruita con questa formula che, l’anno scorso, Firenze Parcheggi ha dovuto versare 2 milioni 636mila euro di canoni. Un esborso che, negli anni precedenti, è stato anche al centro di un duello legale fra le due società.

Fi Park infatti ha "in più occasioni – si legge nella relazione di gestione di bilancio – denunciato a Firenze Mobilità Spa la manifesta eccessiva onerosità dei canoni relativi ai parcheggi di piazza Alberti e della Stazione-Fortezza Fiera". I due parcheggi, a distanza di 17 anni dall’inizio della loro gestione "conseguono ancora – si legge sempre nella relazione – risultati fortemente negativi". Ad andare peggio, in tutta la flotta, è la maxi struttura di piazza Alberti che, con i suoi 313 posti e una tariffa di 1,60 euro l’ora e 15 euro per l’intera giornata ha portato in dote soltanto 298mila euro di ricavi, a fronte però di un canone pagato di quasi 800mila euro, dunque una perdita di oltre 400mila euro. Sommata al negativo di Fortezza Fiera porta il segno meno a quasi un milione di euro. Risultati neri che, però , vengono assorbiti da altre stutture come Sant’Ambrogio che risulta il più usato in assoluto dopo Santa Maria Novella. Il risultato di gestione è stato positivo per 1 milione e 368mila euro. I suoi stalli sono vitali per chi lavora in zona Beccaria, Gioberti e Santa Croce. Eppure il tassametro per la sosta mentre si è in ufficio può arrivare anche a 27 euro secchi. Moltiplicati per sei giorni lavorativi portano il conto a 162 euro. Una multa per divieto di sosta nei paraggi, se arriva, sarà sempre meno cara.

Claudio Capanni