Campeggio in via di Triozzi, slittano ancora i tempi e il proprietario è costretto a chiedere una proroga. Nel 2017 il consiglio comunale aveva detto sì al progetto. Sette anni dopo il permesso a costruire è ‘in arrivo’ ma ancora non s’è visto. E così il privato che ha il terreno è stato costretto a chiedere una proroga sui tempi di realizzazione perché nel frattempo è scaduto il termine dei cinque anni che la stessa amministrazione comunale aveva fissato per la realizzazione delle opere previste nel progetto.
In una Scandicci che da sempre punta alla promozione turistica, una struttura ricettiva come questa, per di più a due passi dalla tramvia, sicuramente farebbe comodo. Il campeggio sarà realizzato in un’area di 7,7 ettari tra via di Triozzi, l’Autosole e il Borro di Masseto in località La Querce, su un terreno prevalentemente pianeggiante. Vi sorgeranno secondo il progetto 262 piazzole per tende, caravan e camper, attrezzature comuni, aree giochi e per lo sport. Nell’intenzione dell’amministrazione, il campeggio si dovrebbe relazionare con il quartiere di Vingone e con il parcheggio scambiatore trovandosi alle porte della città, ed essendo pensato per un turismo che gravita sia su Firenze che lungo i percorsi delle colline.
Oltre alle 262 piazzole il progetto prevede attrezzature di servizio come uffici, spaccio, bar ristorante con superficie utile lorda di circa 400 metri quadri, servizi igienici, attrezzature sportive tra cui un campo da tennis e una piscina, parcheggi da destinare in parte ai clienti del camping e in parte ad uso pubblico, e opere di completamento della viabilità esistente tra cui marciapiedi, banchine e sistemazioni delle scarpate.
Il progetto è caratterizzato dalla previsione di un importante intervento di forestazione e di arredo verde, dalla realizzazione di strutture facilmente reversibili e adatte alla conformazione del luogo.
Tra le prescrizioni indicate in sede di analisi del piano realizzativo, c’è che l’area di gioco per l’infanzia (campo da basket) sia spostata fuori dalla fascia di rispetto dell’elettrodotto “Tavarnuzze-Poggio a Caiano”, l’interramento della linea elettrica in media tensione di adduzione alla cabina di trasformazione del campeggio che dovrà essere recintata. L’ultima richiesta è quella di predisporre un piano di impatto acustico per capire come influirà il campeggio nell’ambiente circostante. Resta però un enorme punto interrogativo su come sia stato possibile far passare 5 anni, senza dare il permesso a costruire necessario a chiudere l’intervento.
Fabrizio Morviducci