Torna puntuale a Scandicci l’appuntamento più atteso d’inizio anno: il Gran concerto di Capodanno al Teatro Aurora, in programmna il 6 gennaio alle 17. Una tradizione d’Oltralpe importata dal regista, sceneggiatore e musicista Franz Moser, austriaco trapiantato sulle colline scandiccesi. La quarta edizione del Gran concerto fa oggi parte della terza Stagione lirica 2024/25 di Scandicci della Compagnia d’Opera italiana Firenze, un’iniziativa che segnò la rinascita culturale che ancora soffriva le pesanti conseguenze della pandemia. Sotto la direzione del maestro spagnolo Alvaro Lozano la CorOrchestra di Cortona saluta l’arrivo dell’anno nuovo con fuochi d’artificio musicali, i valzer, polka e marce di Johann Strauss, arrichiti di arie e duetti della lirica (Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi) col soprano Claudia Belluomini ed il tenore Vladimir Reutov. Non possono mancare i famosi brani di Johann Strauss come il Valzer ’An der schönen blauen Donau’ (Sul bel Danubio blu), ’Radetzkymarsch’ (Marcia di Radetzky) e l’ouverture brillante della sua operetta ’Die Fledermaus’ (il Pipistrello).
Franz Moser, regista e direttore artistico della Compagnia d’Opera Italiana Firenze, austriaco di Vienna, nato in Olanda e toscano di adozione – "un vero europeo", si definisce a buon diritto –, narra le storie e storiette di Strauss, una delle prime pop-star della storia di musica: dai concerti in America con 15mila elementi e coristi davanti di più di 100mila spettatori, fino alla sua vita amorosa. "Lo scopo delle sue composizioni nella metà del 1800 era proprio di portare allegria a un popolo, che soffriva di guerre, fame e altri disagi – spiega Moser –. Per questo motivo teniamo alta la tradizione per i primi giorni dell’anno, presentando questa musica che porta allegria, ottimismo, gioia e piacere. È quasi impossibile di non essere contagiati di queste melodie, per questo il concerto di capodanno è un successo in tutto il mondo".
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