REDAZIONE FIRENZE

Il carcere alla deriva. Sopralluogo dei dem: "Lavori fermi da 14 mesi e mancano gli agenti"

I due esponenti del Pd, Serracchiani e Gianassi, in visita nell’istituto. Focus anche sul sovraffollamento nelle celle e il personale sottorganico. La denuncia: "Ci sono infiltrazioni d’acqua praticamente ovunque".

Il carcere alla deriva. Sopralluogo dei dem: "Lavori fermi da 14 mesi e mancano gli agenti"

Il carcere alla deriva. Sopralluogo dei dem: "Lavori fermi da 14 mesi e mancano gli agenti"

di Pietro Mecarozzi

"Ogni volta che vengo a Sollicciano non posso che rimanere profondamente amareggiato". Non usa mezzi termini il parlamentare del Pd, Federico Gianassi, al termine della visita ispettiva al carcere, condotta ieri mattina a fianco della responsabile Giustizia dei dem, Debora Serracchiani, nel giorno in cui il partito dà vita all’iniziativa nazionale ‘Bisogna aver visto’.

"La struttura ha infiltrazioni ed è fatiscente. È terribilmente fredda d’inverno e troppo calda d’estate", inoltre "ci sono lavori del ministero fermi da 14 mesi ed è veramente incredibile che, anche dove ci sono le risorse, non si riescano a spendere". Quello dei lavori lasciati a metà è uno dei nervi scoperti dell’istituto, sia per la sezione maschile, sia per quella femminile. A fine anno, secondo quanto emerge dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, è in programma il riavvio del cantiere per le celle degli uomini, con interventi che mireranno ad arginare le infiltrazioni di acqua e a migliorare l’isolamento e la coibentazione termica della struttura. Per le detenute donne, invece, nulla si muove: un’ala è tutt’ora inagibile, i lavori fatti in precedenza non hanno risolto i problemi, anche in questi caso, causato dalle infiltrazioni, e nuove opere non sono al momento in programma.

Oltre a questo, "la polizia penitenziaria lavora in condizioni difficili ed è sottorganico. Mentre i detenuti, con numerosi casi sono complessi da gestire, vivono in condizioni di grande disagio". In tutto questo, ricorda, "ho presentato un’interrogazione lo scorso 7 febbraio sui lavori e le carenze di organico, ma ancora non avuto risposta".

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio di Antigone e pubblicati ieri, l’istituto italiano in cui sono stati registrati più atti autolesivi è proprio Sollicciano, con 375 episodi. "Tutte le carceri italiane sono sovraffollate, lo è anche Sollicciano: ci sono 70 detenuti in più rispetto ai posti disponibili – svela Serracchiani – , c’è una struttura assolutamente inadeguata rispetto alla detenzione, ma anche alle condizioni di vita e di lavoro. Questa struttura in particolare è indubbiamente datata, fatiscente e richiede interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria imponenti". E ancora: "Ci sono infiltrazioni d’acqua praticamente ovunque – aggiunge la parlamentare dem – ci sono celle in cui non c’è la doccia in stanza e celle in cui le condizioni di vita sono oggettivamente impossibili, come lo sono le condizioni di lavoro nelle stanze della polizia penitenziaria. Oltre all’elevato numero di detenuti, ho notato la carenza estremamente importante di organico di polizia penitenziaria e di strutture per gli spazi trattamentali".

Toni ancora più duri quelli del sindaco Dario Nardella: "È uno dei peggiori carceri in Italia" per questo "torno a proporre una demolizione totale, dato che la struttura è molto datata e non più adeguata a standard moderni". Il sindacato Sappe, sottolinea infine che, con quella di domenica – contro tre agenti – "salgono a 19 le aggressioni dall’inizio dell’anno nei confronti del personale di polizia".