Il carrello fa tremare i polsi Carne, pane e latte alle stelle La spesa di un anno a famiglia ora costa 900 euro in più

I prezzi dei prodotti alimentari continuano ad aumentare al ritmo del 10% ogni 12 mesi. I consigli: confrontare ogni offerta e andare al supermercato soltanto a stomaco pieno.

Il carrello fa tremare i polsi  Carne, pane e latte alle stelle  La spesa di un anno a famiglia  ora costa 900 euro in più

Il carrello fa tremare i polsi Carne, pane e latte alle stelle La spesa di un anno a famiglia ora costa 900 euro in più

Rallenta l’inflazione a Firenze, ma si mantiene ampiamente sopra l’8 per cento annuo (+8,4% a maggio 2023 rispetto a dodici mesi fa) e anche al di sopra della media nazionale, che si ferma al +7,6 per cento. Secondo le stime del Codacons una famiglia tipo, cioè composta da tre persone, se l’inflazione si mantenesse a questo livello, finirebbe con spendere circa 2.300 euro in più in un anno. di cui oltre 900 euro "solo per mangiare".

I prezzi dei prodotti alimentari continuano infatti ad aumentare, al ritmo di quasi il 10 per cento in più all’anno. Se si guarda ai dati diffusi dall’ufficio comunale di statistica e relativi appunto al mese scorso, a costare di più sono i beni di prima necessità, come latte e pane.

In dettaglio, i prezzi di latte, formaggi e uova hanno fatto un balzo di quasi il 15 per cento rispetto al maggio del 2022, di oltre il 13 per cento è aumentato il pane, quasi l’11 per cento in più le verdure, quindi carne e pesce, con rispettivamente il 6 e il 4 per cento di aumento su un anno fa.

Come mai se l’inflazione frena, il carrello della spesa è sempre più costoso? "In realtà il calo dell’inflazione registrato nell’ultimo periodo – spiega Silvia Bartolini, presidente di Codacons Toscana – è solo un’illusione ottica dovuta alla riduzione delle tariffe energetiche, mentre i prezzi al dettaglio continuano a mantenersi a livelli elevatissimi, incidendo sulla spesa dei consumatori".

Di conseguenza le famiglie "continuano a spendere sempre di più per acquistare meno". "Per quanto riguarda la spesa alimentare, infatti – prosegue Bartolini – le vendite sono precipitate di quasi il 5 per cento per volume, a fronte di un aumento del valore che ha sfiorato l’8 per cento".

"Al netto dell’inflazione, quindi – conclude la presidente di Codacons Toscana – una famiglia con due figli ha ridotto la spesa alimentare per circa 377 euro in un anno. Sono numeri che dimostrano la necessità di interventi del governo per calmierare i listini al dettaglio".

Tra i prodotti che sono aumentati di più, rileva Codacons, ci sono le cipolle (+40,3%), a causa degli scarsi quantitativi disponibili e del ritardo dell’arrivo nei mercati delle produzioni estere, ma anche le patate (+14,7%) e il riso, sia per una maggiore domanda, ma anche per i timori legati all’emergenza idrica nelle regioni del Nord Ovest sul prossimo raccolto. Rispetto al 2022 sono aumentate inoltre le carni di pollo e di coniglio, entrambe di un 20 per cento circa.

Come difendersi? Confrontare le offerte, fare una lista della spesa per evitare di acquistare prodotti superflui o ‘doppioni’, sfruttare i buoni sconto e i coupon che spesso vengono proposti dalle grandi catene di supermercati, guardare anche in basso negli scaffali, dove solitamente vengono messi i prodotti che costano meno, acquistare frutta e verdura di stagione e preferire il ‘chilometro zero’.

Infine, molti studi fatti negli ultimi anni suggeriscono di andare a fare la spesa quando si è a stomaco pieno: aiuta a comprare meno.

Monica Pieraccini