
di Stefano Brogioni
FIRENZE
Montefioralle è un gioiellino e Jack, professore neozelandese in un’università svizzera, se ne accorse nel 1989, quando, scegliendo l’Italia con la moglie Kitu e la figlia Rosie, appena nata, capitò qui, rimanendo incantato. Ci comprò una porzione della vecchia fattoria Pecchioli e di là dalla strada, dopo aver puntellato il muro che franava, piantò una sessantina di ulivi intorno a quelli, secolari, che già c’erano. In mezzo, poi, ci ricavò un belvedere, lastricandolo con le pietre recuperate dall’antica cantina. Trentatré anni dopo, l’intuizione di Jack è più che mai confermata: Montefioralle è uno dei borghi più belli d’Italia. Ma quel silenzio che aveva conquistato il prof dell’emisfero opposto, certi giorni fa i conti con le macchine dei visitatori che vogliono vedere la chiesa di Santo Stefano, o mangiare nei due ristoranti del paese premiato perché rimasto intatto nel tempo. E il successo di Montefioralle lo sconta proprio l’oliveta di Jack: situata alle pendici del borgo, sul lato destro proveniendo dal capoluogo, sarà sacrificata, secondo i piani del Comune di Greve, per farci quel parcheggio che manca quando ai residenti si aggiungono i turisti, o viceversa. "Il problema c’è - dice il sindaco Paolo Sottani -: la scorsa estate abbiamo fatto quattro assemblee pubbliche, e in tutte è emersa la stessa richiesta".
Ma per Jack, la soluzione non è quella di espropriare il suo terreno e quello di un vicino, come invece dicono le lettere inviate dal municipio. "Oltre a un parcheggio nella piazza, c’è già un altro parcheggio dall’altra parte del paese che rimane vuoto per la maggior parte dell’anno, e ancora un altro a lato della strada da Greve che il comune affitta ad un ristorante. È davvero giusto affittare un parcheggio a un ristorante e poi espropriare un uliveto per mancanza di posti auto?", si chiede il residente.
"Anziché distruggere gli oliveti, dovremmo proteggerli ed espanderli - aggiunge -. I visitatori vengono a Montefioralle non solo per passeggiare nel paese ma anche per godersi l’ambiente agricolo dei vigneti e degli ulivi che lo circondano. Se è proprio vero che a Montefioralle le possibilità di parcheggio sono inadeguate, perché non selezionare un tratto di terreno semiabbandonato e lasciare intatti gli uliveti, per la loro produzione di olio, la loro bellezza e l’effetto rinfrescante che producono durante l’estate. Inoltre, sono disponibili siti alternativi che non sono piantati con olive e in un caso ben schermati alla vista da alberi. Queste alternative sono più vicine al centro rispetto al sito proposto, e il proprietario di uno di quei siti si è offerto di venderlo al comune un anno fa".
La battaglia è solo all’inizio. Il sindaco lascia però aperto uno spiraglio alle alternative: "La procedura è ancora in corso, non siamo arrivati alla variante urbanistica, i cittadini possono presentare le loro osservazioni".