Il caso affitti brevi. Anche a Palazzo Bargellini appartamento per turisti. Funaro: "Nulla a che spartire"

Un locale nello storico edificio di via delle Pinzochere si trova sull’agenzia online Booking. La replica del Comune: "Questo non sposta la battaglia della sindaca e della giunta"

Il caso affitti brevi. Anche a Palazzo Bargellini appartamento per turisti. Funaro: "Nulla a che spartire"

L’entrata del palazzo Bargellini, in una via molto battuta dai turisti

Firenze, 9 agosto 2024 – "Il palazzo Bargellini è tra i più belli e conservati di Firenze, e il suo nome attuale deriva da Piero Bargellini, sindaco di Firenze durante l’alluvione del 1966 e famoso storico e scrittore, che vi abitò a partire dagli anni ‘40". Poche righe, una descrizione da Wikipedia, a uso e consumo dei turisti e di chi vuole soggiornare nel cuore storico della città. Ebbene sì, nella vetrina dell’agenzia di viaggi online Booking.it c’è anche uno degli appartamenti dell’iconico palazzo di via delle Pinzochere, a pochi passi da piazza Santa Croce (che stando alle recensioni è possibile ammirare dalle finestre del salotto).

Quella che fu la casa del "primo alluvionato", soprannome dato a Piero Bargelli, e ’nido’ dove la neo sindaca Sara Funaro ha passato la sua infanzia, seguendo la cronologia delle valutazioni fatte dagli ospiti, sarebbe sul mercato degli affitti brevi da gennaio del 2023. Si tratta di un alloggio al terzo piano dell’edificio, grande quasi 50 metri quadrati, con due camere da letto, un giardino a disposizione, la vista sulla città e tutti i comfort del caso. Il costo medio per una notte è di circa 200 euro, anche se trovare un buco nella fitta agenda quasi sold out è un’impresa.

Chi è il proprietario e il gestore dell’annuncio? Sul citofono, tra i campanelli a nome Bargellini e Funaro, spicca una targhetta di carta con la dicitura "Mauro’s Apartment". Titolo che ritroviamo anche sull’annuncio di Booking e sulle piattaforma di seconda fascia che rilanciano l’offerta. Le visure catastali, poi, che forniscono anche l’elenco dei residenti che vivono nel palazzo, confermano tre particelle intestate a Mauro Bargellini, figlio dello storico sindaco e fratello di Antonina, madre di Sara Funaro (che insieme al marito risulta vivere in un appartamento del palazzo). Una delle proprietà, secondo misure e posizione, combacia precisamente con la descrizione dell’appartamento in affitto sul web.

Lo zio della neo sindaca, però, non risulta essere il gestore diretto dell’annuncio: alla voce "host" (padrone) spunta infatti il nome di Marco Bargellini, giovane nipote di Mauro e figlio del cugino di Sara. È lui a offrire agli ospiti una panoramica del locale, specificando che "all’interno vi è anche lo Studio di Bargellini, che è Casa della Memoria dal 2006 e visitabile gratuitamente su appuntamento". Sulla storia più recente, aggiunge che "proprio al senatore Piero e a sua moglie Lelia Cartei – si legge –, così come ai loro eredi, si deve l’attento restauro dell’edificio condotto entro gli anni sessanta del Novecento".

Sul sito del ministero della Cultura, appare anche come edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. Mentre per i fiorentini, lo stabile è un simbolo di potere e comando, ma anche di unità e resistenza: nel 1966, l’anno della alluvione che danneggiò gravemente tutto il centro storico della città, Piero Bargellini aprì le porte del palazzo, anche se danneggiato dall’acqua del fiume Arno, per ospitare chi aveva necessità di un ricovero. Lustri e reminiscenze, adesso a portata di click, che fanno da confezione a un’offerta turistica che va a ruba, ’impreziosita’ da una connessione internet gratuita e da una posizione, con i "luoghi di interesse" lontani solo pochi passi, particolarmente gradita dai visitatori, che l’hanno valutata 9,7 punti su un massimo di 10.

Come in un incontro di boxe, a punti sta andando avanti anche lo scontro sugli affitti brevi. La sindaca Funaro ha firmato poche settimane fa la seconda delibera, fotocopia della precedente firmata da Dario Nardella, con la variante al piano operativo che riattiva il blocco a nuove locazioni turistiche brevi nel cuore di Firenze, sospeso a metà luglio fa dal Tar della Toscana che aveva decretato decaduta la norma. Proprietari e società del mondo immobiliare si stanno già preparando a un’altra battaglia legale, mentre il Codacons, pochi giorni fa, ha deciso di proporre un nuovo ricorso al Tar contro la nuova delibera.

Da Palazzo Vecchio fanno sapere che la sindaca "non ha nulla a che spartire con l’attività economica in oggetto", e per tanto "non ci può neppure essere nessun conflitto di interesse". La norma di riferimento "è l’articolo 97 del Tuel – continuano –, cheè stata interpretata più volte dalla giurisprudenza affermando il principio secondo il quale l’obbligo di astensione nasce solo quando c’è un collegamento immediato e diretto tra il contenuto della delibera che si discute e si vota e specifici interessi di chi partecipa alla discussione e votazione". Trattandosi di uno "strumento urbanistico generale, non sussiste nessun rapporto diretto tra la sindaca Funaro e il contenuto dell’atto votato". L’appartamento in questione, si legge ancora, " è gestito da un parente di secondo grado della sindaca". E infine: "Questo non sposterà di un millimetro la battaglia della sindaca Funaro e della sua giunta contro il proliferate sfrenato degli affitti turistici brevi per tutelare Firenze perché non perda la propria identità, perché sia una città vivibile per i fiorentini e i cittadini che scelgono di abitarci e perché il turismo sia sostenibile".

Pietro Mecarozzi