Il caso degli airbag difettosi. Ancora cento fiorentini nel limbo: "Pezzi di ricambio? Attesi da mesi"

L’Adusbef tuona: "Risolvere immediatamente o dare ai clienti auto di cortesia"

Il caso degli airbag difettosi. Ancora cento fiorentini nel limbo: "Pezzi di ricambio? Attesi da mesi"

I veicoli sono stati equipaggiati con dispositivi di gonfiaggio della società Takata

Sarebbero oltre cento le persone che, nel territorio fiorentino, si sono rivolte alle associazioni di consumatori per chiedere assistenza contro Citroen che, da alcuni mesi, ha disposto il blocco di un consistente lotto di auto per i difetti del sistema airbag: in particolare il richiamo riguarda i veicoli Citroen C3 equipaggiati con dispositivi di gonfiaggio airbag realizzati dalla società Takata prodotti tra il 9 aprile 2009 e il 20 febbraio 2017 e DS 3 prodotti tra il 26 giugno 2009 e il 30 maggio 2019.

Un numero consistente che fa sicuramente presagire un fenomeno ben più ampio che riguarda i fiorentini possessori di Citroen immatricolate in quel periodo e che interessa, a livello europeo, ben 600mila automobilisti.

"Il problema – spiega l’avvocato Eva Pecchioli presidente della delegazione Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Postali, Assicurativi) di Sesto Fiorentino cui fanno capo anche i consumatori dei Comuni della provincia fiorentina – è che i proprietari di questi mezzi, raggiunti da lettere della casa produttrice, non possono utilizzare le proprie auto perché l’airbag difettoso, che potrebbe scoppiare sempre e non solo in caso di incidente, potrebbe provocare danni gravissimi ai passeggeri dell’auto. La sostituzione dei pezzi difettosi, però, sta rivelando tempistiche molto lunghe con difficoltà, in moltissimi casi, anche per il reperimento dell’auto sostitutiva, pur promessa dalle lettere inviate da Citroen". E a restare bloccati in questo limbo sono decine di possessori di auto: scegliere di guidarle è un gesto che compiono a loro rischio e pericolo.

"Così, paradossalmente, molti si sono trovati nella situazione di non poter usare la propria auto, anche per molto tempo, senza avere un mezzo alternativo per potersi muovere ed è la situazione che molti utenti del territorio fiorentino e della provincia ci stanno raccontando con le loro denunce. Invitiamo perciò chi si trova in questa situazione a contattarci". Proprio per questo Adusbef e Codacons, a livello nazionale, hanno lanciato una class action a difesa dei consumatori e, pochi giorni fa, il 13 settembre, presso il Tribunale di Torino si è svolta l’udienza per la discussione dell’azione inibitoria collettiva attivata da Adusbef Aps, con il Presidente avvocato Antonio Tanza ed il Codacons A.p.s., con i suoi legali, nei confronti di PSA Groupe Italia spa a tutela dei proprietari e del ritardo nella campagna di sostituzione dei presidi di sicurezza passiva.

Con l’azione giudiziaria è stato richiesto al Tribunale di ottenere il completamento immediato della campagna di richiamo di tutte le autovetture Citroen C3 e DS Automobiles DS3 con il richiamo immediato dell’autovettura o, in alternativa, la sostituzione dell’autovettura di proprietà del cliente anche con un’altra vettura similare di altro marchio o costruttore, comunicandogli dove recarsi nei pressi del proprio comune di domicilio per il ritiro.

La richiesta danni, in arrivo anche da Firenze e area limitrofa, si annuncia, dunque, decisamente cospicua.

Sandra Nistri