Nessuno ha la certezza degli eventi che potrebbero verificarsi durante la vita anche se in alcuni ambiti le probabilità che accadano possono essere ben calcolate come nella malattia, nella fisica e nella meteorologia. Nella quotidianità siamo costantemente esposti all’errore e alla incertezza talvolta sconfinando nel mondo del caso e dell’ignoto. Il caso è un avvenimento accidentale e imprevisto che avviene indipendentemente dalla nostra volontà, quasi un gioco delle probabilità.
Quante cose accadono per caso? Molte, probabilmente tantissimi incidenti stradali a causa della nostra imprudenza o distrazione. Il caso trova la sua ragione d’essere nel fatto che rappresenta una eccezione che conferma la regola. La regola ha una ragione che il caso non può conoscere perché esso vive di casualità, di eventi fortuiti per i quali non vale la pena darsi delle regole. Il caso esiste perchè esiste l’imponderabilità.
Dovremmo prendere le cose come vengono, anche quelle che ci appaiono a prima vista più assurde o più ingiuste. Le persone sono indotte a credere che tutto sia strettamente dovuto da un destino avverso. Infatti il caso conferma una nostra concezione negativa della vita; affidiamo a lui le ragioni delle nostre sconfitte. Ma non è così e neppure il cinico Machiavelli era tanto pessimista : infatti al massimo attribuiva al caso il 50% delle disgrazie o fortune il resto era virtù. La vita non può essere spiegata essendo fonte d’infinite possibilità concrete. Scriveva Ennio Flaiano: "Il caso è un sistema di intelligenti combinazioni di probabilità che ci lascia credere di essere liberi e invece ci spinge su un binario solitamente tracciato dal nostro carattere". Il caso, quindi, è ciò che si manifesta e ci sorprende ma nasce dentro di noi. Come l’amore che si incontra per caso e sempre per caso si vive per tutta la vita… che importa se è solo per caso.