Il caso ex Gkn approda alla Camera "Ma i licenziamenti sono già partiti"

La denuncia del Collettivo di fabbrica. Domani l’audizione dopo due interpellanze

Il caso ex Gkn approda alla Camera  "Ma i licenziamenti sono già partiti"

Il caso ex Gkn approda alla Camera "Ma i licenziamenti sono già partiti"

Mentre la vertenza ex Gkn, ora Qf spa in liquidazione, sbarca in Parlamento, il Collettivo di Fabbrica denuncia che "i licenziamenti sono di fatto aperti". Domani 15 marzo, alle 14, è in programma un’audizione alla Camera a seguito di due interpellanze, una presentata da Andrea Barabotti della Lega e l’altra da Andrea Gnassi del Pd che vede tra i firmatari anche l’ex sindaco di Campi, Emiliano Fossi. L’audizione delle commissione Attività Produttive e Lavoro sarà l’occasione per fare il punto della vertenza e capire quali impegni intende assumersi il governo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la reindustrializzazione dello stabilimento.

Ma alla vigilia dell’appuntamento, nella tarda serata di ieri, il Collettivo di Fabbrica, via social, fa sapere di aver ricevuto una comunicazione aziendale che "conferma che i licenziamenti sono di fatto aperti". Per gli operai si tratta di "un insulto a qualsiasi forma di sindacato", l’azienda "blocca le aspettative dei lavoratori ma attiva un canale di ricollocamento. Suggerisce di fatto di licenziarsi. Siamo al licenziamento indotto, di centinaia di persone". Agli operai sarebbe arrivata una mail del seguente tenore: "(...), al fine di tutelare per quanto possibile le persone di Qf e il destino di centinaia di famiglie, la informo che abbiamo stipulato accordi con società di Outplacement e pertanto chi fosse interessato a verificare le possibilità di usufruire di questo servizio, può contattarci all’indirizzo email… per avere ulteriori informazioni".

La comunicazione proseguirebbe con le seguenti indicazioni: "A fronte delle numerose richieste di informazioni ricevute, le precisiamo che la Naspi può essere concessa anche in caso di dimissioni, rese in conformità con la normativa vigente in materia. Per quel che attiene alle richieste di aspettativa non retribuita, Le confermiamo che quest’ultima non dà diritto ad alcun trattamento previdenziale o assistenziale o ad alcun tipo di indennità economica". Per gli operai si tratta di "qualcosa di mai visto e che può avere solo una riposta", ovvero la maxi manifestazione in programma per il 25 marzo a Firenze. L’azienda non smentisce né conferma. Persone vicine a Borgomeo ribadiscono che "lui è fuori" e "ormai ha tutto in mano il liquidatore".

Barbara Berti