Il 21 agosto alle ore 12, Mario Mangiarano si presenterà in aula con il fratello Stefano. "Voglio che ci sia anche lui, si deciderà del suo futuro". Stefano ha 57 anni, e a inizio degli anni ‘90 è stato vittima di un terribile incidente stradale che lo ha condannato all’invalidità totale e all’interdizione. Il fratello, storico disc jockey e producer che da decenni calca i palchi dei principali club della Toscana, è il suo tutore legale, e tra una settimana sarà lui, assistito dall’avvocato Giuseppe Vanità, a portare davanti al giudice del tribunale civile – con un provvedimento d’urgenza – la causa sporta nei confronti del Comune di Firenze per riavere indietro "la nostra casa – spiega Mario –, dove siamo cresciuti e vissuti per anni, e che ci è stata ingiustamente sottratta".
Tutto ha inizio dopo l’incidente. Stefano viene preso in cura al Cte (Centro Terapeutico Europeo) di Rignano sull’Arno. Tra gli step consigliati dal centro c’è il rientro a casa – dove vive dagli anni ’80 – nel fine settimana, in modo da passare del tempo con i propri cari. Succede fino al 2019, poi la madre dei due fratelli muore e l’uomo che viveva con lei nella casa popolare di Casa spa, in via Pio Fedi, cambia le serrature. Nonostante al suo interno siano accumulati beni e ricordi di una vita, a Mario e Stefano – da quel momento – viene negato l’accesso.
Malgrado i numerosi nostri articoli e le tante dimostrazioni di solidarietà, a oggi nulla si è mosso, e il dj ha anche lanciato un appello a Mattarella. "Tutti i diritti di una persona disabile sono stati violati – dice Mario –, nel modo più assurdo e violento, senza oltretutto aver mai notificato nulla a me come tutore legale".
A inizio maggio è poi arrivata una nuova mazzata. Morto l’ex compagno della madre, è stata notificato a Mangiarano l’invito a sgombrare l’appartamento dai loro oggetti perché a breve partirà un nuovo iter per la riassegnazione.
Da lì la scelta di fare causa al Comune. "Lotterò fino alla fine – conclude –, affinché venga riconosciuto a mio fratello ciò che gli aspetta. Spero che il tribunale riconosca le nostre ragioni e che metta il punto fine a questa tremenda vicenda". Nel frattempo, l’Inps ha deciso di riattivare la pensione di invalidità a Stefano, interrotta dopo la perdita della residenza.
P.m.