REDAZIONE FIRENZE

Il caso Olivo, la cronaca si fa prosa Quando l’amore è perversione

Domani al Teatro del Sale l’allestimento scenico della compagnia di BurBek sul processo-choc per uxoricidio.

Il Caso Olivo. Un crimine che nei primi anni del Novecento divise in due l’Italia. La storia vera di un uomo che fece a pezzi la moglie, la gettò in mare in una valigia e fu assolto, attraverso un’intervista serrata ed incalzante, che mette a nudo la mente umana ed una “strana” e perversa forma di amore. Al Teatro del Sale, domani alle 20.45, la Compagnia Il Teatro di BurBek, formata da due attori non professionisti ma di lunga esperienza, racconta la torbida e vera vicenda di Alberto Olivo (Alessandro Becattini) e della giovane Ernestina Beccaro. Il matrimonio tra i due non funziona, anche se nulla lascia presagire il disastro. Ernestina, in una sorta di istintiva ribellione protofemminista, non pretende né lussi, né regali, ma solo che lui le paghi un maestro che la istruisca. Ma Olivo è un personaggio gretto e violento, combattuto fra il suo folle amore per la giovane e bella moglie e la sua profonda perversione e non intende assecondare le ambizioni di lei. Con la regia di Franco Palmieri, la rappresentazione si dipana dalle domande provocatorie dell’interlocutore di Olivo (Manfredi Burgio) che fotografano le situazioni mentali di Olivo e delle altre figure. Nel processo, tra i periti chiamati a testimoniare c’è Cesare Lombroso, considerato il più importante criminologo italiano, che poi scriverà il libro, cui l’autrice Cid Barrett si è ispirata.