Il caso Palazzo Bargellini. La destra morde Funaro: "Ora faccia chiarezza". Milani: "Nessun conflitto"

Fratelli d’Italia e Lista Civica Eike Schmidt chiedono trasparenza alla sindaca. Il capogruppo Pd: "Sara non ha nulla a che vedere con quell’attività".

Il caso Palazzo Bargellini. La destra morde Funaro: "Ora faccia chiarezza". Milani: "Nessun conflitto"

Il caso. Palazzo Bargellini ha fatto scattare l’opposizione, che chiede risposte

Affitti brevi e Palazzo Bargellini, si accendono le polemiche. Dopo l’articolo del nostro giornale sulla presenza su una delle principali piattaforme online per gli affitti turistici di un appartamento dell’iconico palazzo in via delle Pinzochere, dimora di Piero Bargellini, "sindaco dell’alluvione" nonché nonno dell’attuale primo cittadino Sara Funaro, l’opposizione chiede risposte alla Giunta. "A che uso sono adibite le altre unità nel palazzo di famiglia della sindaca? – scrivono Eike Schmidt, Paolo Bambagioni, Massimo Sabatini consiglieri della Lista Civica Eike Schmidt –.Quanti appartamenti vengono locati per affitti brevi dai suoi parenti? Il voto espresso dalla sindaca e dal Pd qualche giorno fa in relazione alla delibera sugli affitti brevi, promulgata con grande fretta e urgenza, è stato davvero libero da condizionamenti e da conflitti di interesse? Queste domande si pongono non solo per la Sindaca, ma anche per tutti i membri della sua Giunta". E ancora: "Ci aspettiamo che per trasparenza e onestà verso i cittadini – continuano – la Sindaca e tutti i protagonisti della delibera facciano piena chiarezza sugli immobili dati in affitti brevi dai loro parenti. Insisteremo fino a quando non ci verranno date delle risposte".

Stessi toni quelli usati da Angela Sirello, Matteo Chelli e Alessandro Draghi, consiglieri di Fratelli d’Italia e Jacopo Cellai, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia. "È opportuno che la prima cittadina chiarisca la sua posizione rispetto all’ultima variante urbanistica votata dal Consiglio comunale con cui, nei fatti, è stato introdotto un contingentamento all’iniziativa economica privata, – spiegano –. E sorprende il doppiopesismo del Pd sul conflitto di interesse: al consigliere Gandolfo di FdI e a tutti coloro che avessero a vario titolo interessi relativi ad immobili locati a fini turistici, è stato più volte ricordato di astenersi dalla votazione. Perché Funaro non ha fatto lo stesso? Presenteremo un’interrogazione alla Giunta e segnaleremo il caso alle autorità competenti. Firenze non può permettersi scivoloni simili".

La replica arriva dal capogruppo Pd, Luca Milani: "Dispiace che il centrodestra perda tempo in attacchi personali e fuorvianti invece di parlare degli interessi della città. È incredibile vedere come il centrodestra si attacchi a degli inesistenti conflitti di interesse invece di sostenere una battaglia che è fatta per tutelare Firenze e i fiorentini. I fatti sono chiari e semplici: la sindaca Funaro non ha nulla a che vedere con l’attività economia svolta dai suoi parenti e quindi non ci può neppure essere nessun conflitto di interesse. E infine: "Il contesto normativo di riferimento è il Tuel - spiega Milani - il cui articolo 78 è stato interpretato più volte dalla giurisprudenza affermando il principio secondo il quale l’obbligo di astensione nasce solo quando c’è un collegamento immediato e diretto tra il contenuto della delibera che si discute e si vota e specifici interessi di chi partecipa alla discussione e votazione".