
Il catechismo oggi. Dialogo con monsignor Bulgarelli
FIRENZE
Papa Francesco insiste molto su un punto: la chiesa dev’essere in uscita. Per il Santo Padre non è un’azienda, don Milani l’avrebbe definita “ditta“, dove si produce qualcosa, che le persone vengono a conoscere, ma è la chiesa stessa che deve andare incontro agli altri con una buona notizia da annunciare. Ma come comunicare la fede in un mondo non più cristiano? Al quesito si cercherà di dare risposta dopodomani, martedì, alle 17,30 in Seminario (lungarno Soderini), nel dialogo sui due libri di lettere ai catechisti di monsignor Dante Carolla, già direttore dell’Ufficio catechistico diocesano. Moderati dall’attuale responsabile, don Francesco Vermigli, interverranno con l’autore Eugenio Dal Pane, direttore di Itaca edizioni, che pubblica i due volumi, e monsignor Valentino Bulgarelli, 55 anni, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale, il cui nome è fra i candidati alla successione dell’arcivescovo, cardinale Giuseppe Betori, sulla cattedra di San Zanobi.
Intanto ieri mattina, il prefetto del dicastero per i vescovi, il cardinale agostiniano Robert Francis Prevost, che domenica scorsa era a Santo Spirito, ha incontrato il Papa in udienza. Colloquio ovviamente riservato, ma facile immaginare che si sia parlato dei vari dossier aperti, fra i quali c’è Firenze.
Duccio Moschella