![Il sindaco di Pistoia è a un passo dalla candidatura a governatore dopo il via libera del deputato di FdI. Barabotti del Carroccio chiude alle selezioni del candidato: "Non sono più quelle il metodo migliore". Il sindaco di Pistoia è a un passo dalla candidatura a governatore dopo il via libera del deputato di FdI. Barabotti del Carroccio chiude alle selezioni del candidato: "Non sono più quelle il metodo migliore".](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YTJlZTVjYmUtZGYyNS00/0/il-centrodestra-cerca-la-quadra-donzelli-ribadisce-lok-atomasi-e-la-lega-archivia-il-tema-primarie.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Il sindaco di Pistoia è a un passo dalla candidatura a governatore dopo il via libera del deputato di FdI. Barabotti del Carroccio chiude alle selezioni del candidato: "Non sono più quelle il metodo migliore".
Se il centrosinistra ha già, manca solo l’ufficialità, scelto Eugenio Giani come ri-candidato presidente per la Regione, nel centrodestra c’è grande fermento. Il nome favorito, ormai non è un segreto, è il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. Ma tra FdI, Fi e Lega il confronto è costante ed è tutt’altro che tranquillo. Ieri, in un paio di ore, il deputato e responsabile organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli e il deputato della Lega Andrea Barabotti hanno detto la loro. Una sorta di dialogo a distanza che ha coinvolto anche il ministro Francesco Lollobrigida che ha temporeggiato affermando che "Tomasi è un ottimo sindaco a Pistoia, e ne sono certo, sul resto ci saranno i tempi per discutere, non è certo questo il momento". Sulla ‘partita a due’ delle ultime 24 ore tra Donzelli e Barabotti, il primo ha ribadito che Tomasi "per FdI è il miglior candidato possibile" a presidente della Regione, perché "ha già dimostrato sul territorio di saper governare, ha dimostrato di saper aggregare consensi oltre il perimetro del centrodestra, ha dimostrato di essere capace di trovare soluzioni concrete in situazioni difficili: l’ha dimostrato a Pistoia e quindi per noi è la migliore carta possibile".
"Decideremo insieme con serenità, nei tempi e nei modi che riterremo opportuni, il centrodestra non si spaccherà, sarà coeso e compatto, tutti insieme", ha rassicurato Donzelli, aprendo come già fatto con La Nazione un dialogo costruttivo nella coalizione. Poco dopo il leghista Barabotti, ha detto che i "nomi usciti sono credibili".
Ma, nel delineare la strategia, Barabotti è tornato sul tema, ormai passato, delle primarie: "È passato il tempo perché le primarie possano essere il metodo per la scelta del candidato - ha spiegato -. Non c’è più tempo per farle bene e seriamente, come forse avremmo potuto e dovuto". Il problema è che il tempo scorre e sul candidato continuano le discussioni: "Sì, ma in tante realtà abbiamo vinto arrivando all’ultimo momento utile – ha replicato Barabotti -. Per il lavoro che dobbiamo fare in Toscana c’è bisogno di scendere più nel dettaglio di ciascuna provincia, ma i nostri partiti sono radicati da tempo ed è un lavoro che abbiamo già fatto quindi entro tre mesi dalle elezioni un nome può tranquillamente competere".
Certo, i sondaggi non inducono all’ottimismo ma d’altronde, ha ricordato Barabotti, "per il centrosinistra è più semplice, hanno il presidente uscente che è naturalmente il candidato". Sul centrodestra serve trovare invece la quadra. Ma i sondaggi – che danno Giani nettamente avanti – non sembrano preoccupare il centrodestra, tanto che Donzelli ha ricordato che, per i sondaggi, "FdI non sarebbe mai andato oltre il 3%, e invece siamo il primo partito, governiamo e continuiamo a crescere. I sondaggisti fanno il loro lavoro, noi facciamo il nostro".