FIRENZE
Le immagini del loro raid all’ottico di via Marconi diventarono virali: la telecamere del negozio avevano ripreso la banda che, con un’auto come ariete, sfondava la vetrina e faceva incetta di occhiali griffati per un valore di oltre 50mila euro.
Ma le indagini sono state rapide, i presunti responsabili arrestati nel giro di qualche giorno e adesso, a meno di sei mesi dal blitz, c’è anche la prima condanna, chiesta e ottenuta dal pubblico ministero Christine Von Borries. Due anni e sei mesi, “mitigati“ dal rito abbreviato, inflitti l’altro ieri dal giudice Alice Morandini.
Il maxi furto alla “Bottega di Sguardi“ avvenne la notte del 26 marzo scorso: i tre malviventi, di età compresa tra i 33 e i 43 anni, tutti rumeni senza fissa dimora, fecero irruzione nel negozio utilizzano come ariete una Fiat 500 rossa, in retromarcia, a cui avevano posizionato un grosso palo di legno nel bagagliaio.
In un’azione di appena trenta secondi rubarono prodotti per un valore esatto di 57mila euro, poi abbandonarono l’auto alle Cave di Maiano.
Le indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Firenze, coadiuvati dai militari della compagnia di Pisa e dal personale della polizia di frontiera aerea di Pisa, hanno consentito di far luce su un sodalizio criminale che era giunto in Toscana il 15 marzo scorso e che, come emerso attraverso una minuziosa analisi dei loro spostamenti, sapeva ben muoversi fra le province di Pisa e Firenze.
I tre, dopo aver rubato la Fiat 500 a Scandicci, misero in atto il colpo nel negozio di via Marconi.
Dalle indagini dei carabinieri è emerso che il gruppo di predatori "fosse solito fare viaggi in Italia al fine esclusivo di commettere reati per poi ritornare in Romania certi di non poter essere raggiunti dalle Forze dell’Ordine italiane". Stavolta però i tre banditi sono stati bloccati dai carabinieri al gate dell’Aeroporto “Galileo Galilei” di Pisa dove erano pronti per prendere un volo diretto a Bucarest e, quindi, rendersi irreperibili. Dopo essere stati sottoposti a perquisizione personale, sono stati trovati in possesso di parte della refurtiva: ben quattro paia di occhiali firmati che erano stati inseriti all’interno dei bagagli a mano.
E ognuno dei tre rumeni indossava degli occhiali rubati alla “Bottega di Sguardi“ di via Marconi giorni prima.
ste.bro.