REDAZIONE FIRENZE

"Il Comune via da X". C’è la mozione

Niente più cinguettii su Twitter a Firenze, o forse no. La mozione è la numero 369, i proponenti...

Niente più cinguettii su Twitter a Firenze, o forse no. La mozione è la numero 369, i proponenti sono quattro esponenti di maggioranza, tre - in testa - di Avs Ecolò (Graziani, Arciprete e Pizzolo) più la dem Alessandra Innocenti. Da una settimana neo presidente della commissione 8 ‘Politiche per la promozione della legalità’ - al posto del defenestrato Luca Santarelli dopo il suo passaggio all’opposizione -, che avrebbe dovuto domani pomeriggio "sentire i pareri" dei commissari rispetto alla mozione avente ad oggetto ‘Firenze fuori da X per garantire un’informazione plurale’.

Peccato per il cambio di ordine del giorno in zona Cesarini, spulciando il calendario dei lavori della commissione sul sito del Comune. Al centro della seduta, ora un atto del leader di Spc Palagi.

Ma la mozione, di nuovo, resta: "Constatato che dal 2022 il consiglio di amministrazione di Twitter ha concordato un’acquisizione da parte di Elon Musk - si legge - e dato che la piattaforma è cambiata da subito, trasformandosi in uno spazio sempre più polarizzato e divisivo, spesso è stata utilizzata da Elon Musk come un megafono per diffondere idee politiche e fare propaganda" l’impegno che si chiede alla sindaca e alla giunta è quello di "abbandonare la piattaforma X e di preferire l’utilizzo di una pluralità di strumenti sociali". Subito le orecchie dei commissari di minoranza fumano, incapaci di spiegarsi sia il cambio repentino e "immotivato" dei lavori della commissione, sia l’intento di Palazzo Vecchio di congedare X di Elon Musk.

"Il Comune di Firenze dovrebbe scimmiottare Piero Pelù? Sono totalmente contrario all’atto - sottolinea all’Agenzia Dire il vicepresidente del consiglio comunale ed esponente di FdI, Alessandro Draghi - Trovo anche ridicolo che la commissione Sicurezza perda tempo ad analizzare una mozione della maggioranza che chiede alla sua stessa giunta di chiudere una piattaforma social utile alla comunicazione politica".

Francesco Ingardia