STEFANO BROGIONI
Cronaca

Il concorso a Careggi. Vince ma poi rinuncia. E quel no diventa un rebus

Nuovo bando per una cattedra di professore associato a medicina legale: rimasto un solo candidato. Un esposto alla finanza preannunciava ritiri.

di Stefano BrogioniFIRENZEIl candidato che ha vinto il primo bando non ha mai preso possesso della cattedra. Così il concorso per professore associato è stato ripetuto e la vittoria non potrà altro che essere quella dell’unico partecipante.

Questo scenario, per altro, era stato praticamente anticipato in un esposto consegnato alla guardia di finanza, quando l’inchiesta sul “sistema” che avrebbe, secondo l’ipotesi della procura di Firenze, orientato e condizionato i risultati dei concorsi, non si era ancora arenato davanti al giudice per l’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Succede alla medicina legale dell’azienda universitataria ospedaliera di Careggi, una scuola che a Firenze ha avuto dei maestri del calibro di Leoncini, Borri e Chiodi, e che anche la cronaca nera, con i delitti del mostro ma non solo, negli anni ha contribuito a forgiare e rendere illustre.

Il nome del prossimo vincitore verrà reso noto a maggio. In lizza c’è soltanto Martina Focardi, medico legale di grande esperienza, già in forza a Careggi nella “Sod“ ospedaliera di cui potrà assumere anche la direzione. Quello che più sorprende, però, è il “gran rifiuto” di Marco Di Paolo, già titolare di una cattedra di professore associato all’università di Pisa: nel novembre del 2022 Di Paolo, infatti, ha vinto il primo bando, a cui inizialmente avevano aderito quattro candidati, battendo la stessa Focardi in virtù di un punteggio complessivo superiore: 69,90 contro 67,38.

Un ricorso al Tar della seconda classificata lo aveva momentaneamente disarcionato dal ruolo ma la successiva sentenza del Consiglio di Stato, emessa nel giugno del 2024, a cui si era appellato, aveva definitivamente ristabilito la sua vittoria. Poi, però, Di Paolo, dopo aver speso - in tutti i sensi - per difendere la sua vittoria davanti ai giudici, non hai mai preso possesso della cattedra. Così, nell’agosto del 2024, il concorso è “scaduto” e ne è stato bandito uno nuovo, a cui ha poi aderito soltanto la candidata interna. Ad alcuni amici, i primi di agosto Di Paolo avrebbe confidato che dopo un incontro con la rettrice Alessandra Petrucci avrebbe ritenuto “inopportuno” trasferirsi a Firenze. Cos’è successo nel frattempo?

Dall’esterno si può osservare che l’esposto, formalizzato nel novembre 2023, “avvertiva“ la procura del fatto che, per quel concorso, avrebbero potuto ritirarsi i candidati "con il profilo scientifico più forte". E registrare che nel luglio del 2024, quando Di Paolo ancora stava riflettendo sul suo futuro, è stata eletta, al termine di una combattuta votazione, la nuova direttrice del dipartimento di scienze della salute, a cui afferisce la disciplina in questione: si tratta di Vilma Pinchi, professoressa ordinaria di medicina legale, che succede nel dipartimento al professor Paolo Bonanni, uno degli imputati della maxi inchiesta. Inchiesta ferma al gip per il ricorso dei pm alla Consulta contro l’abolizione dell’abuso d’ufficio, che sarò discusso il 7 maggio.