
Marco Carrai, console onorario di Israele
Firenze, 24 febbraio 2024 – «Oggi mi sono vergognato di essere cittadino di Firenze di cui sono stato anche Consigliere comunale». Lo afferma in una nota il console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, Marco Carrai: “Ciò che questo pomeriggio è andato in scena a Palazzo Vecchio al convegno 'Pace e Giustizia in Medio Oriente’ è indegno. Mettere allo stesso pari uno Stato democratico e una organizzazione terroristica è la rottura del tetto di cristallo. In nome del pacifismo si distorce la storia”. “Parlare - aggiunge - di non rispetto di diritto internazionale da parte di Israele quando Hamas, una organizzazione terroristica, tiene prigionieri degli ostaggi civili rapiti dalle loro abitazioni il 7 ottobre è orrido. Arrivare a giustificare i fatti accaduti il 7 ottobre perché inseriti in un presunto «contesto storico» è come dire che Hitler fece l'olocausto per un 'contesto storico’. Ormai la verità è schiacciata dal fanatismo. Il dispotismo mite si sta trasformando in dispotismo oscuro”.
Inoltre, afferma Carrai,“durante il convegno, mentre i relatori parlavano, è apparso sullo schermo, un messaggio con su scritto: ‘a Marco Carrai viene dato il controllo della Fondazione Mayer anche se non affatto perfino laureato. Soltanto perché sionista”.
“Mi auguro – aggiunge Carrai – che tutte le forze politiche e gli organizzatori del convegno si dissocino in modo non formale da quanto successo, altrimenti sarò costretto a denunciare gli organizzatori del convegno.
Oltre alla presa di posizione del console onorario di Israele Marco Carrai, polemizza per l'incontro Emanuele Cocollini, vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Firenze e presidente dell'associazione Italia-Israele Firenze, «Provo vergogna e schifo - afferma -. Come amico di Israele e come cittadino di Firenze. E provo imbarazzo per il mio ruolo di vicepresidente vicario del Consiglio comunale. Il convegno organizzato dal presidente del Consiglio Luca Milani oggi a Palazzo Vecchio non ha precedenti per la faziosità e la violenza degli interventi. È ancora peggio di come ci saremmo potuti aspettare. In nome di un presunto pacifismo si è messa in scena una difesa a spada tratta di un'organizzazione terroristica e si è condannato senza appello uno stato democratico per essersi difeso dopo aver subito un attacco orribile contro civili inermi. Cos'ha questo a che vedere con la pace? Cos'altro è se non fornire un palcoscenico prestigioso a chi vorrebbe cancellare Israele dalle cartine geografiche? Oggi è una pagina nera per Firenze e per Palazzo Vecchio. L'ombra del terrore islamico si è allungata fino a noi. Ma Milani, che tutto questo ha voluto, può starne certo: non ci lasceremo intimidire dagli antisemiti del XXI secolo. Israele prevarrà. Pace e giustizia prevarranno contro violenza e terrore».