di Sandra Nistri
Parola d’ordine: multiculturalità. L’apertura alle lingue e alle culture straniere sembra essere diventata un tratto distintivo, negli ultimi anni, dei plessi dell’Istituto comprensivo 3 di Sesto Fiorentino, dalle scuole d’infanzia alla secondaria di primo grado, protagonista e promotore di diversi progetti che vanno in questa direzione. Orientamento dovuto al numero consistente di alunni stranieri totali presenti (circa il 14% del totale) ma soprattutto a una scelta di campo. L’ultima iniziativa di una lunga lista ha coinvolto circa 50 alunne e alunni della scuola primaria Balducci nel progetto "Learn", una proposta di intercultura dell’associazione di promozione sociale Good Word Citizen in collaborazione con il Dipartimento Forlilpsi dell’Università di Firenze promossa dall’Ufficio scolastico regionale che prevede un percorso sulla lingua e cultura araba. Percorso che sta appassionando non poco i diretti protagonisti:
"Le famiglie hanno accolto con piacere la notizia della partecipazione al progetto - racconta Anna una delle maestre coinvolte - e i bambini e le bambine ne sono entusiasti: aspettano questo momento con gioia e partecipano ai dialoghi e alle simulazioni con impegno, anche i più timidi. Le docenti di arabo sono preparatissime e molto organizzate, hanno fornito moltissimo materiale e coinvolgono gli alunni in maniera positiva e attiva". Nei giorni scorsi gli alunni, che hanno già imparato molti termini e modi di dire arabi, hanno anche accolto una delegazione dell’organizzazione QFI che è venuta in visita da Washington e ha partecipato in classe alle lezioni.
In realtà la ‘familiarità’ con l’idioma arabo non è una novità per gli alunni della primaria Balducci visto che già dal 2017 il sabato è attiva una scuola di arabo gestita dall’associazione islamica che ha sede, fra l’altro, proprio di fronte alla scuola:
"Questo corso è frequentato da moltissimi bambini – racconta Rita Carraresi dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo 3 – ed è un modo per far recuperare ai bambini arabi che sono nati qui le loro radici e la loro storia: chiaramente è aperto a tutti e può essere frequentato da tutti gli alunni. La multiculturalità, però, è una scelta che ci contraddistingue: dall’anno scorso è attiva una scuola di cinese e con il progetto Intrecci, di cui siamo fra i promotori, a scuola sono state attivate diverse iniziative, ad esempio un laboratorio di calligrafia cinese alla scuola secondaria di primo grado".
Per i piccoli delle scuole d’infanzia poi c’è il progetto "E se diventi farfalla" con l’obiettivo di portare anche ai bambini più piccoli la conoscenza di culture e tradizioni diverse, tra l’altro il Carnevale cinese.