LISA CIARDI
Cronaca

Il decollo della Toscana diffusa. Per i piccoli borghi 118 milioni

Giani annuncia una proposta di legge regionale per sostenere i centri minori: 172 comuni su 273 totali

Il decollo della Toscana diffusa. Per i piccoli borghi 118 milioni

Eugenio Giani alla festa ’I mestieri nel borgo’ a Ponticello in Lunigiana

Una legge quadro per sostenere la "Toscana diffusa", ovvero tutti quei centri minori che sono lontani dalle grandi città e spesso svantaggiati dal punto di vista di infrastrutture e servizi. Una parte di territorio tutt’altro che irrilevante, visto che conta ben 172 comuni, sui 273 totali. La proposta di legge (Pdl) passerà al vaglio della giunta regionale lunedì prossimo per poi approdare in Consiglio. A illustrarla in dettaglio, ieri, il governatore Eugenio Giani, che nelle scorse settimane ne aveva già anticipato l’impianto. "L’obiettivo – ha detto – è creare un quadro normativo ed economico per rendere strutturali e organici tutti gli interventi che la Regione sta adottando ed adotterà in favore delle aree periferiche della Toscana. Intendiamo così dare attuazione alla previsione dell’articolo 4 dello Statuto, per la valorizzazione delle distinte identità culturali, sociali ed economiche del territorio regionale, la tutela dei comuni minori, dei territori montani e insulari". La norma si sviluppa 8 capitoli e 27 articoli che rispondono a una duplice volontà: promuovere uno sviluppo equilibrato del territorio toscano e salvaguardare le varie specificità, sostenendo i territori più fragili e le comunità che li abitano. Tanti i temi toccati: tutela della salute e del benessere psicofisico, educazione e istruzione, formazione e sviluppo professionale, servizi sociosanitari e assistenziali, infrastrutture digitali e collegamenti materiali.

"La Regione ha già messo in atto in questi anni varie misure per tutelare queste aree più periferiche – ha detto ancora Giani – e tali provvedimenti hanno avuto ottimi risultati. Ora, la legge che sarà discussa in Consiglio regionale, ha lo scopo di dare organicità a questi interventi e di annullare il divario che le aree interne e periferiche scontano rispetto a quelle più densamente popolate in termini di servizi e opportunità. Le legge creerà il quadro normativo ed economico, la cornice, per poi sviluppare e strutturare questa pianificazione". Diversi saranno gli strumenti utilizzati: dai bandi al finanziamento diretto di progetti, opere e infrastrutture.

"Per raggiungere gli obiettivi – ha detto ancora Giani – prevederemo forme di premialità o priorità nei bandi fino alla previsione di specifici stanziamenti, usando le risorse regionali e le linee territoriali strategiche di intervento dei fondi europei, insieme ad altri strumenti di sostegno nazionali che perseguono le medesime finalità (tra gli altri, il Pnrr, il Fondo di Sviluppo e Coesione, il Fondo per la Montagna)". Si parte con un pacchetto di 118 milioni di euro per dare avvio, nei prossimi mesi, a tutta una serie di interventi infrastrutturali per i territori più periferici (115 Comuni) che sarà successivamente incrementato con ulteriori risorse a favore dei vari interventi previsti dalla legge. Fra le novità annunciate ieri, anche un Osservatori sulla Toscana diffusa, che permetterà di monitorare l’andamento dei vari progetti e di verificare l’efficacia delle varie iniziative.