Il dolore del paese incredulo: "Laura una di noi, ci mancherà. Vita dura e una morte assurda"

Scioccati gli abitanti e i frequentatori della bottega dove la donna è stata uccisa dal nipote "Quel negozio era un riferimento, svolgeva quasi un servizio sociale per la comunità".

Il dolore del paese incredulo: "Laura una di noi, ci mancherà. Vita dura e una morte assurda"

Scioccati gli abitanti e i frequentatori della bottega dove la donna è stata uccisa dal nipote "Quel negozio era un riferimento, svolgeva quasi un servizio sociale per la comunità".

SAN CASCIANO VAL DI PESA

Un paese incredulo di fronte a un omicidio assurdo. Pure arrabbiato, quando non c’erano più alibi: delinquente, assassino, gli hanno urlato a Mattia Scutti blindato dentro la volante, diretto verso il carcere di Sollicciano.

Era questo lo stato d’animo dei residenti di Chiesanuova ieri mattina e per tutto il resto della giornata. Il paese è conosciuto in tutta l’area metropolitana per le merende domenicali, proprio grazie a Laura Frosecchi che gestiva con il marito Stefano Bettoni uno dei due forni della frazione che fa da cerniera a tre comuni sulle colline di Firenze: Scandicci, San Casciano e Impruneta.

Per questo sono tantissime le persone arrivate per rendersi conto di persona dell’immane tragedia che si era appena compiuta all’interno della bottega di alimentari. "Una famiglia irreprensibile e di grandi lavoratori – racconta uno dei conoscenti – erano sempre al forno che era letteralmente preso d’assalto ogni giorno non solo la domenica".

"Stefano aveva scelto di continuare la tradizione di famiglia – ha detto uno dei residenti di Chiesanuova – rilevando la bottega della mamma insieme a Laura. Facevano una vita dura, sempre al lavoro, ma alla fine credo fossero contenti di quello che avevano raggiunto".

Un luogo che attirava naturalmente i clienti, e non solo per il parcheggio antistante. "Sono voluto venire di persona – racconta un giovane che vive a Firenze – perché qui al negozio sono praticamente di casa. Non solo la domenica, ma quando mi capita di passare da qui per lavoro faccio tappa fissa. Laura scherzava sempre con tutti, me la voglio ricordare così perché se penso a quello che è successo non riesco proprio a farmene una ragione".

Sul marciapiede della Volterrana ci sono i familiari della vittima. I figli Gabriel e Christian, il marito Stefano in un dolore composto, la nonna Graziella. Il fratello della donna è piegato in due dal dolore, si lascia andare alla rabbia quando la gazzella dei carabinieri di Scandicci lascia la zona del delitto con a bordo il nipote Mattia, che si è appena consegnato ai militari.

Tanta la commozione, l’atmosfera tuttavia è pesante: i militari sono al lavoro dentro al negozio. Il marito accompagna i figli per dare l’ultimo saluto alla mamma.

Scorrono lacrime. Del resto sono in molti a piangere nel paese. "La bottega – dice uno dei residenti storici – era una delle poche certezze del paese. Distanti dai centri abitati, dai supermercati, dagli altri negozi, c’erano loro. Quasi un servizio sociale svolto a favore della comunità. Laura ci mancherà. Una morte assurda".

Un episodio difficile da cancellare anche per chi, suo malgrado, si è trovato a tu per tu con l’orrore.

Il corpo della Frosecchi è stato infatti scoperto da una cliente che, come ogni mattina, si era recata alla bottega per fare la spesa.

"L’ho vista in terra, in una pozza di sangue, con la testa nascosta sotto le braccia. Ricordo solo di aver urlato e di essere uscita di corsa, terrorizzata. Un’immagine che non mi toglierò mai dagli occhi", dice la donna, ancora scossa.

Avevano sperato di soccorrerla, di salvarla, che tutto quel sangue fosse frutto di una brutta caduta dallo scalotto che aveva in bottega.

Poi la speranza è andata affievolendosi, man mano all’aumentare dell’amara certezza che Laura era stata ammazzata. E pure da una persona a lei cara.

Fabrizio Morviducci

Stefano Brogioni