SANDRA NISTRI
Cronaca

Il dramma dei negozianti. La missione è ripartire: "Noi più forti del fango"

A Sesto alcuni hanno riaperto a tempo di record grazie a tanta generosità. Per altri la conta dei danni è ancora aperta. Raccolta fondi del Comune.

A Sesto alcuni hanno riaperto a tempo di record grazie a tanta generosità. Per altri la conta dei danni è ancora aperta. Raccolta fondi del Comune.

A Sesto alcuni hanno riaperto a tempo di record grazie a tanta generosità. Per altri la conta dei danni è ancora aperta. Raccolta fondi del Comune.

Obiettivo dichiarato: ripartire al più presto magari tornando ad alzare di nuovo la saracinesca dei negozi e in molti ci sono già riusciti. In tempi record, infatti, dopo l’esondazione del Rimaggio di venerdì scorso, diversi esercizi invasi dall’acqua hanno già riaperto i battenti. Per altri, invece, la conta dei danni è ancora aperta: "Non sappiamo ancora quando potremo riaprire – dice ad esempio Angelo Brutto responsabile del Cafè 21 Racer, bar pasticceria in piazza del Mercato – ora stiamo asciugando i motori delle macchine, speriamo possa funzionare più roba possibile perché altrimenti sarebbe un dramma, anche perché qui siamo in 6 a lavorare. C’è una raccolta fondi che alcune persone hanno fatto per sostenerci e dobbiamo ringraziare tantissimo tutti quelli che sono venuti ad aiutarci nei giorni scorsi, anche persone che non conoscevamo. Il nostro è un gruppo unito, ripartiremo".

In dirittura d’arrivo per la riapertura anche il parrucchiere da uomo di piazza Vittorio Veneto come conferma Niccolò Mariotti, giovane figlio del titolare, impegnato a pulire il fondo. Già operativa da martedì, invece, l’Enoteca Gensini, nome ‘storico’ del centro sestese: "Se penso che, pochissimi giorni fa, qui era tutto sommerso dal fango – commenta Massimiliano Gensini – quasi non ci credo. Quando, dopo essere fuggiti, alle 15 di venerdì siamo rientrati in negozio è stato un vero e proprio colpo al cuore. Abbiamo subito iniziato a buttare via le tante cose che erano danneggiate, colombe, uova di cioccolato, dolci, vini, e poi a pulire: non ce l’avremmo fatta senza l’aiuto di tante persone. Ora siamo operativi speriamo che, con la riapertura dei sottopassi, i clienti possano tornare".

Riaperta anche la cartoleria "Nota Bene" di piazza della Chiesa: "Il negozio – raccontano la titolare Annalisa Esposito e la sua collaboratrice Alessia De Blasio – era pieno d’acqua che poi si è trasformata in fango. Abbiamo dovuto buttare via tutte le cose che si trovavano in basso, quaderni, giochi per bambini, cancelleria mentre, per fortuna, non abbiamo avuto danni al magazzino che è più alto". E c’è chi, paradossalmente, pur dovendo fare i conti con l’esondazione del Rimaggio, è dovuto essere giocoforza operativo: "Il negozio si è allagato – spiegano infatti Filippo Parigi e Chiara Conti della Ferramenta Parigi di piazza Vittorio Veneto – ma abbiamo lavorato lo stesso perché, pur con il fango, abbiamo continuato a dare stivali, pompe o cose occorrenti togliere l’acqua a chi veniva a chiederle. Per fortuna siamo riusciti a riaprire in fretta grazie ai tanti che ci hanno aiutato".

Intanto Confesercenti ribadisce la solidarietà nei confronti degli esercizi coinvolti dall’alluvione e annuncia iniziative concrete: "Come Confesercenti – sottolinea Alessandro Baldi presidente a Sesto Fiorentino - abbiamo messo e metteremo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione per sostenere le attività; e non mancheranno iniziative di solidarietà a favore delle imprese coinvolte. Una di queste è una raccolta fondi promossa da commercianti di Sesto per i loro colleghi che hanno avuto danni ingenti. Il nostro impegno poi sarà su tutti i fronti sia con la Regione che con il Governo Nazionale".

Il Comune intanto ha lanciato una campagna di raccolta fondi per contribuire ai progetti e alle attività di sostegno. Per le donazioni è possibile usare l’iban IT03Z0103038100000004500094 con causale “Donazione fondo allagamenti”.