Il dramma di Porta al Prato. Ha ucciso la madre in casa: "Incompatibile con il carcere"

FIRENZE

Luca Fumagalli è adesso nel carcere di Sollicciano. L’uomo, 59 anni, è stato arrestato venerdì sera dalle volanti della questura con l’accusa di aver ucciso la madre, Brunetta Salvestrini, 85 anni.Fumagalli ha passato la notte in ospedale: al loro ingresso nell’appartamento di via di Santa Lucia, ieri sera, le sue condizioni erano precarie. Ha problemi psichiatrici ed era già interdetto legalmente (e accompagnato da un’avvocatessa che gli fa da tutore). Ieri mattina, però, è stato trasferito nel carcere di Sollicciano e domani mattina ci sarà la convalida del provvedimento. "Ci si augura che un’eventuale misura di custodia cautelare sia adeguata alle conclamate condizioni psichiatriche di questa persona", dichiara l’avvocato Lapo Gramigni, difensore dell’indagato. Nelle Rems - le strutture preposte - com’è noto i posti scarseggiano.

Le prime tappe del procedimento aperto dal pm Giuseppe Ledda, oltre all’autopsia che dovrà stabilire orario e causa del decesso dell’85enne, s’incentreranno sulla capacità d’intendere del soggetto al momento del fatto. Fatto che gli investigatori della questura collocano tra il pomeriggio e la prima serata di venerdì. Fumagalli viveva con entrambi i genitori nell’appartamento tra Porta al Prato e Borgo Ognissanti. La madre, che si è sempre occupata di lui, era sola perché il marito, 90enne, era ricoverato in ospedale.

Non è chiaro quale sia stata la causa scatenante del gesto. La famiglia si è allarmata quando nessuno nella casa rispondeva alle chiamate. Uno zio si è presentato all’appartamento, venendo a sua volta aggredito. E’ stato quindi richiesto l’intervento del 118 e dei vigili del fuoco, che per entrare nella casa hanno dovuto usare una scala.