EVA
Cronaca

Il fascino del vintage d’autore

Un cocktail tra amici e collezionisti di moda vintage al Vintage Cafè di Firenze, con la presenza di Alessandro Squarzi per parlare dell'abbigliamento del passato e dell'eleganza contemporanea. Si discute di capi iconici e dell'importanza di essere un uomo sofisticato oggi.

Eva

Desiderio

Un cocktail tra amici e collezionisti di moda vintage, materia difficile e da intenditori. Accade venerdì sera, dalle 18 alle 22, in via de’ Conti al Vintage Cafè, su invito di Desii Vintage di proprietà di Leonardo Desii che con Carlo Alberto Andreani e Luigi Gallorini hanno fatto di queste due boutique dell’usato di lusso (una per lei e uno per lui) un punto di forza fiorentinissimo. Brindisi, sorrisi e schiacciatine con un “re” dell’eleganza contemppranea come Alessandro Squarzi, da dieci anni amico del Desii Vintage che vendono la sua collezione speciale che si chiama Fortela. Abiti da streetwear, che si abbinano anche col sartoriale più sofisticato come sahariane e giacche-camicia di cotone verde militare, pantaloni cargo, jeans giapponesi con la cimosa da urlo, camicie botton down da college americano e ai piedi le Sebago o le Church’s. Squarzi arriva venerdì al Vintage Cafè che è gestito dal giovanissimo Cosimo Desii, per parlare della passione per l’abbigliamento del passato, specie quello americano, per quelli che sono i grandi classici che non devono mai mancare nell’armadio di un uomo moderno e sofisticato. A cominciare da quei Fay Archive che disegna per il brand del Gruppo Tod’s e che sono diventati insostituibili per tanti giovani di oggi, pezzi ricavati come quelli lanciati a gennaio a Pitti Uomo dalle tende dell’esercito americano dopo la seconda guerra mondiale. Alessandro disegna i capispalla da uomo, sua moglie Alessia Giacobino i Fay Archive da donna con lo stesso amore per tutto ciò che sa di vissuto, di usato, di tuo perché ti ci senti bene dentro. E al cocktail di venerdì, presentando i pezzi più iconici di Fortela, si parlerà di cosa significa essere un uomo elegante oggi, di come si possa sdrammatizzare e decontestualizzare l’abbigliamento pieno di comfort e trangenerazionale.