OLGA MUGNAINI
Cronaca

Il Festival di Luce!. L’inclusione è qui. Va costruita ogni giorno. Crediamoci insieme

Ieri a Firenze la terza edizione nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Politici, studiosi, musicisti, imprenditori: festa e dibattiti per il diritto alla diversità.

Il Festival di Luce!. L’inclusione è qui. Va costruita ogni giorno. Crediamoci insieme

"Cambiare punto di vista, semplicemente come si fa come quando si guardano le lucciole". Che per l’appunto fanno Luce!" La direttrice di QN Quotidiano Nazionale, Il Giorno, il Resto del Carlino, La Nazione e di Luce! ha scelto le parole di Italo Calvino, per inoltrarsi come fa il grande scrittore nel suo Sentiero dei nidi di ragno, nella terza edizione del Festival di Luce!, che si è svolto ieri nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Se da vicino le lucciole non sono insetti belli, da lontano indicano un sentiero luminoso. L’intento di Luce! è questo, segnare un percorso di speranza, insieme a tutti coloro che sentono e vivono l’essenza dell’inclusione, che hanno patito la discriminazione, e anche insieme a chi ha contribuito e continua a operare affinché la diversità sia un valore, un’opportunità, un diritto.

Per il terzo anno Luce!, il canale web di informazione trasversale in collaborazione con le testate del nostro gruppo editoriale promuove un Festival dedicato ai tempi della diversità, dell’inclusione e della coesione con un taglio giovane, innovativo e colorato: lo slogan dell’edizione 2023 è “Sintonizzati sul presente, progettiamo il futuro“.

Dopo il saluto del sindaco di Firenze Dario Nardella, insieme alla giornalista Monica Peruzzi, e Max Andreetta, sul palco di Luce! si sono alternati il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, professori, studiosi, artisti, economisti. Per scoprire che, nonostante le tante ombre, ci sono luce e diverse luminosità in tanti campi. Sabina Nuti, rettrice della Scuola Sant’Anna di Pisa e Donatella Sciuto, del Politecnico di Milano a Luce! hanno raccontato l’eccellenza femminile in un’università che, soprattutto in ambito scientifico, rimane ancora un luogo fortemente maschilista: "Ero una pecora nera in mezzo ai maschi – ha detto Donatella Sciuto –, ho sempre avuto un modo diverso di approcciare le cose. Eravamo tre donne su 300, non c’erano neppure i bagni per le ragazze al politecnico di Milano a quei tempi. Quando ho cominciato a fare il prorettore ho cercato di mettere in piedi qualcosa che aiutasse le ragazze. Ora a ingegneria biomedica ci sono più studentesse che studenti, e ci mettono meno tempo a laurearsi".

A seguire, il creator Vincenzo Schettini – intervistato da Valerio Baroncini, vicedirettore de il Resto del Carlino – che, attraverso il suo canale Instagram “La fisica che ci piace“ (un milione di follower) appassiona i ragazzi allo studio: "La fisica piace nel momento in cui per primo il professore si emoziona e sa trasmettere la bellezza della materia. I ragazzi capiscono subito se hanno di fronte un insegnante efficace: analogico o digitale che sia. Io mi sono innamorato della filosofia prima ancora che della fisica".

Un approccio multidisciplinare è stato sviluppato dalla Scuola Sant’Anna di Pisa con il simulatore “Engine“, presente ieri nel Salone dei Cinquecento, per far comprendere, soprattutto agli uomini, la violenza di genere. In sostanza chi indossa il visore vive, in maniera immersiva, due situazioni di molestia e prova le stesse sensazioni della vittima. Sul palco, accolti da Massimiliano Andreetta e Armando Stella, sono intervenute la coordinatrice del progetto Anna Loretoni della Sant’Anna e l’attivista Francesca Vecchioni, Presidente Fondazione Diversity, esperta di comunicazione, linguaggi media, hate speech e diritti umani.

Il momento “La famiglia che vorrei“ ha visto protagonisti la cantautrice Nina Zilli, la performer Lidia Carew e Cristiano Fico, referente delle Famiglie Arcobaleno. Ma cosa è una famiglia oggi? "Innanzitutto è un atto di coraggio ha detto Nina Zilli –. Quando siamo in tour ci definiamo come una famiglia musicale perché stiamo tutti insieme per molto tempo. Sicuramente qualsiasi sia il tipo di famiglia è una cosa fondamentale nelle vita di tutti perché stare insieme è come un miracolo visto che da soli non riusciremo a sopravvivere". Cristiano Fico ha sottolineato che "la politica ci ha sempre un po’ schivato. Chiediamo da anni una legge che tuteli i nostri figli. Vogliamo dei doveri. Serve urgentemente questo tipo di intervento normativo e un matrimonio egualitario. L’Italia è pronta per questo".

Giancarlo Ricci, vicedirettore de Il Giorno, ilgiorno.it, ilrestodelcarlino.it, lanazione.it, quotidiano.net, insieme ad Alec Ross scrittore, imprenditore e docente universitario, e ad Alberto Dalmasso Ceo e co-founder di Satispay, ha affrontato il tema dell’innovazione sostenibile: "Noi ci immaginiamo un mondo dove la tecnologia accelera tutti i processi. E abbiamo bisogno delle invenzioni, perché la tecnologia aumenta la nostra umanità".