
La performance è stata curata da allievi e docenti della Scuola di Musica di Fiesole
"Una mattina mi son alzato…" Le prime note di Bella ciao sono bastate: nel supermercato è calato lo stupore, poi — come per incanto — la musica ha attraversato le corsie e la voce di Mariarita Arancio ha acceso le voci di chi era lì per fare la spesa. Una dopo l’altra, le persone hanno iniziato a cantare. Per un attimo, dentro il supermercato Coop di Ponte a Greve, la memoria collettiva ha preso forma viva. Così Unicoop Firenze ha scelto di ricordare l’80° anniversario della Liberazione, con un evento che ha unito musica, storia e quotidianità. Niente palco, niente cerimonie ufficiali: solo le note, i volti, i carrelli pieni e un repertorio di canti della Resistenza che ha risuonato tra scaffali e casse. La performance è stata curata da allievi e docenti della Scuola di Musica di Fiesole con chitarre e strumenti a fiato, come sax e tromba che intrecciano la malinconia con la forza. In scaletta anche Fischia il vento, La guerra di Piero, e Eu sei qui voce amar — un ponte tra tradizioni di resistenza, da una parte all’altra del mondo.
Tra i presenti, anche le istituzioni: la presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze, Daniela Mori per Unicoop Firenze, Andrea Morandi per l’Istituto storico toscano della Resistenza, le sindache Claudia Sereni (Scandicci), Cristina Scaletti (Fiesole), la vicesindaca di Firenze, Paola Galgani e la capogabinetto della Regione, Cristina Manetti. Ma i veri protagonisti sono stati i clienti, che per qualche minuto hanno lasciato il latte e il pane nei cestini per cantare insieme e ricordare. "Una performance artistica nel supermercato è un modo popolare e sobrio di ricordare le cose fondamentali, come la Liberazione" ha detto la presidente Daniela Mori. Nel supermercato, al termine dell’esibizione, è stato anche osservato un minuto di silenzio per ricordare la morte di Papa Francesco.
Gabriele Manfrin