OLGA MUGNAINI
Cronaca

Il Forte che toglie il fiato. Oggi è una perla che brilla solo per tre mesi l’anno: "Al lavoro su orari extra"

La città ai suoi piedi e quella vista che strabilia: ma il Belvedere non decolla. L’assessore Bettarini: "Magnifico e difficile da gestire: ora però si va avanti".

Il Forte che toglie il fiato. Oggi è una perla che brilla solo per tre mesi l’anno: "Al lavoro su orari extra"

La città ai suoi piedi e quella vista che strabilia: ma il Belvedere non decolla. L’assessore Bettarini: "Magnifico e difficile da gestire: ora però si va avanti".

Prima ancora di diventare fortezza militare, la palazzina inglobata nei bastioni e nelle mura, racconta come quel luogo fosse stato scelto e creato per essere un ‘belvedere’ ad uso della corte medicea granducale.

E persa definitivamente la sua funzione di avamposto strategico a difesa della città, è dalla metà del Novecento che il Forte Belvedere sulla collina fra Boboli e San Miniato a Monte, è iniziato il recupero – con l’allora soprintendente Nello Bemporad – per farne la terrazza più bella della città, non più solo per la ‘corte’ ma per tutti.

Quanto l’intuizione fosse azzeccata lo hanno dimostrato le storiche mostre di arte contemporanea che vi sono state allestite nel corso dei decenni: Henry Moore, Arnaldo Pomodoro, Dani Karavan, Fernando Botero, Giuseppe Penone, Jan Fabre, Antony Gormley, la collettiva con Mario Merz, Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Luciano Fabro, Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Gino De Dominicis, Remo Salvadori, Mimmo Paladino, Marco Bagnoli, Nunzio, Domenico Bianchi, , o la mostra dell’artista cinese Zhang Huan.

Ma nonostante ciò, e nonostante il passaggio dello straordinario monumento dal demanio al Comune di Firenze, il Forte Belvedere resta uno dei luoghi più straordinari ma meno accessibili al pubblico. Praticamente aperto solo tre mesi all’anno.

E’ vero che alcune tragedie legate alla sicurezza dei bastioni, ne hanno fortemente limitato l’agibilità. Ma con adeguati interventi, molti dei quali già realizzati, almeno gran parte degli spazi del Forte Belvedere, potrebbero tornare fruibili in un calendario assai più lungo dell’attuale.

Quest’anno, ad esempio, si è potuto aprire la stagione solo il 24 giugno, festa del patrono San Giovanni. E non è stato possibile proporre alcuna mostra temporanea, come invece era tradizione da anni, con allestimenti del Museo Novecento, anch’esso del Comune, a cura del direttore Sergio Risaliti.

Nonostante ciò la terrazza è sempre affollata, specialmente dal pomeriggio fino al tramonto, per godere uno degli spettacoli più suggestivi di Firenze. La media è dalle 500 alle 800 persone al giorno, con un’attività di ristoro che, oltretutto, dà lavoro otto dipendenti della caffetteria, altrettanti addetti i alla sicurezza, oltre alla squadra delle pulizie e degli organizzatori. Un’affluenza che in gran parte potrebbe essere garantita tutto l’anno, visto che oltre alla terrazza la palazzina ha anche molti spazi coperti.

Ma il Forte Belvedere non è solo panorama. Gli spazi dell’ex presidio militare fortificato, realizzato su progetto del Buontalenti, sono enormi quanto inutilizzati. E lo saranno sempre più, visto che piano piano si stanno svuotando anche i locali in uso alla Biblioteca Nazionale. Qui, dopo l’alluvione del ’66 furono trasferite migliaia e migliaia di pubblicazioni finite nel fango, in attesa di essere piano piano restaurate e recuperate. Ma adesso anche le ultime sezioni di quella emeroteca stanno per essere spostate altrove. L’intento, come prevedeva un piano di ristrutturazione della giunta di Palazzo Vecchio qualche anno fa "rendere gli spazi più funzionali per le mostre". Ma la valorizzazione del Forte Belvedere di fatto è sempre proseguita a singhiozzo.

Adesso si riparte con una nuova giunta e tra i dossier aperti dal nuovo assessore alla Cultura, Giovanni Bettarini non manca quello relativo al Forte Belvedere: "In questi ultimi anni è stato fatto molto e certamente continueremo a farlo – spiega Bettarini –. Intanto abbiamo restituito a tutti, fiorentini e turisti, un luogo straordinario che viene aperto gratuitamente, così come c’è un ottimo servizio di caffetteria. Esiste anche una piccola programmazione con musica di vario genere, tra cui concerti jazz".

Certo, il calendario potrebbe essere assai più lungo, perché lo spazio si presta ad attività e visite possibili almeno durante tutta la primavera e per gran parte dell’autunno, oltre che nei mesi estivi. "E’ vero e ci stiamo lavorando - prosegue l’assessore Bettarini –, ma il Forte Belvedere è una struttura magnifica ma difficile da gestire, con molti problemi legati all’agibilità e alla sicurezza, per cui dobbiamo procedere per tappe, verificando tutti gli elementi. In ogni caso proseguiremo nella valorizzazione dell’intero complesso, sia per quanto riguarda gli spazi esterni che quelli al chiuso. Intanto ricordo che il Forte è aperto, comprese le due terrazze della Palazzina Medicea, gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20, escluso il lunedì per riposo settimanale, grazie alla proposta di valorizzazione offerta dai Musei Civici Fiorentini e da Mus.e. Inoltre, tutti i venerdì e le domeniche alle 17 e alle 18.30, è possibile partecipare alle visite guidate che permettono di comprendere la storia della fortezza e più in generale delle architetture cinquecentesche".