CLAUDIO CAPANNI
Cronaca

Il futuro del Franchi. La lista dei progetti per salvare il restyling. Opere per 160 milioni

Dall’ex caserma fino a biblioteche e scuole finanziate con mutui. Così il Comune punta a stornare la cifra sui lavori all’impianto di Nervi. E Nardella chiarisce: "Risorse sottratte ad altri? No, spettavano a Firenze".

Il futuro del Franchi. La lista dei progetti per salvare il restyling. Opere per 160 milioni

Il futuro del Franchi. La lista dei progetti per salvare il restyling. Opere per 160 milioni

Un faccia a faccia a strettissimo giro fra i tecnici di Palazzo Vecchio e quelli del ministero. E una tabella di marcia ridefinita con nuove scadenze e tempistiche sui lavori di restyling dello stadio da compilare entro due mesi. Sono le prossime due mosse nel destino del Franchi, alla luce dei 55 milioni di euro di fondi per i Piani urbani integrati riassegnati dal governo. Le risorse che fanno parte del tesoretto da 157 milioni di euro per la Metrocittà confermato da Roma, consentiranno a Firenze uno ’splitting’ dei fondi: finanziare con 55 milioni altre opere o progetti oggi in rampa di lancio a Firenze e destinati a periferie, urbanizzazione, rigenerazione urbana e verde pubblico. E dirottare risorse proprie sul Franchi. Il lieto fine è arrivato dunque? Forse.

A patto che ora Palazzo Vecchio riesca a individuare i progetti già finanziati o da finanziare dai quali drenare le risorse per spostarle sul Franchi. E qui le incognite non mancano. Anche perché, come ha fatto intendere due giorni fa il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto nella sua replica al sindaco Nardella, il libro delle opere da realizzare e finanziare, rischia di essere ancora bianco: "I 55 milioni di euro – ha chiarito Fitto – potranno essere destinati a interventi del Pui solo qualora arrivassero finalmente i progetti". Già, ma quali progetti? Il piano del Comune potrebbe essere finanziare altre opere che al momento gravano sugli investimenti del bilancio triennale 2023-2025 che non siano già stati inseriti nel Pnrr. Nei mesi scorsi da Palazzo Vecchio sono partite quattro proposte che potrebbero consentire lo storno dei fondi. Fra queste c’è un lungo elenco di opere per un totale di almeno 160 milioni, finanziate dal Comune con mutui: scuole, impianti sportivi, parchi e biblioteche. Ma anche tutti i progetti riguardanti la sostenibilità esclusi dopo l’ultima revisione del Pnrr.

Fra le possibilità c’è anche quella del Comune di chiedere il finanziamento per il rifacimento degli impianti sportivi e per la realizzazione del parco urbano nell’area esterna al Franchi. Qui il nuovo piano operativo comunale individua molti impianti sportivi isolati e seperati da recinzioni che così potrebbero diventare un polo urbano unitario per un valore di oltre 60 milioni di euro. Tutte ipotesi che saranno vagliate nelle prossime settimane durante l’interlocuzione fra Palazzo Vecchio e il ministero.

Fra queste c’è anche la parte di risorse non coperte dal Pnrr riguardante il progetto dell’ex caserma dei Lupi di Toscana. Intanto il Comune ha tempo fino a fine maggio per presentare ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar che ha dichiarato legittimo il taglio dei 55 milioni definanziati dal Pnrr. Ma a questo punto è possibile che la materia del contendere venga meno e il ricorso resti nel cassetto. L’altra ’grana’ di Nardella potrebbe essere sul fronte interno. Cosa penseranno gli altri sindaci della Metrocittà vedendo che 55 dei 157 milioni di euro destinati anche ai loro Comuni saranno dirottati su Firenze? Nei prossimi giorni, probabilmente, i primi cittadini vedranno Nardella per fare il punto della situazione. Ma lui mette le mani avanti: "Il Comune di Firenze, secondo un provvedimento già approvato dalla Città Metropolitana, era destinatario di 55 milioni di euro dei fondi dei Piani urbani integrati, quindi sono risorse che spettano al Comune di Firenze".