di Barbara Berti
"Dire che andrà tutto bene è una dichiarazione stucchevole. Da lunedì scorso siamo scoperti con la cassa integrazione, ci sono tante altre cose che non stanno andando. Chi segue Gkn deve sapere che tutto è possibile, compreso il fatto che la reindustrializzazione si riveli un lungo logoramento della comunità operaia che piano piano lascia la fabbrica".
Sono le parole di Dario Salvetti, delegato Rsu ex Gkn ora Qf spa, che ha usato presentando a Firenze la manifestazione nazionale del 26 marzo (ritrovo alle 14,30 in piazza Vittorio Veneto, lato Cascine, e conclusione in Santa Croce dopo aver attraversato varie zone del centro) a tutela dei lavoratori della fabbrica di Campi, degli altri addetti coinvolti in crisi aziendali.
Ma non solo. "Noi insorgiamo per il futuro. E il futuro non è solo uno stipendio e un contratto, è l’aria che respiri, è la pace, è cosa produci e in che società vivi", continua Salvetti, ricordando che la manifestazione di sabato è strettamente connessa alla mobilitazione di venerdì 25 marzo sulla giustizia climatica promossa da Fridays For Future.
"Il 25 e 26 marzo formalizziamo che non esiste alcuna contrapposizione tra questione sociale e ambientale. L’una si alimenta della radicalità dell’altra. Sono una unica data –, sottolinea Salvetti -. Siamo convinti che sia importantissimo riuscire a congiungere le due mobilitazioni. E’ necessario riprendere quella visione globale che ci è stata tolta, fondamentale per far sì che si comprenda che non siamo più divisi l’uno dall’altro e che non si crei più quella dinamica del ‘la mia lotta è più importante della tua’", rincara Martina Comparelli, portavoce Fridays For Future Italia.
Il fil rouge delle due manifestazioni è la transizione ecologica e lavorativa "ma anche una scadenza di lotta contro la guerra", precisa Salvetti che poi fa il punto della vertenza ex Gkn: "La reindustrializzazione era un processo che si poteva evitare. La fabbrica è integra, potrebbe produrre semiassi in qualsiasi momento - spiega il delegato Rsu ex Gkn -. Chi tranquillizza l’opinione pubblica sta mentendo su cosa è realmente un processo di reindustrializzazione, un percorso lungo, pieno di stenti economici, sacrifici, difficoltà, in cui ognuno può in qualsiasi momento fermarsi. Ci hanno tolto il 9 luglio una fabbrica funzionante, immaginate quanto è facile togliere una fabbrica che non esiste".
"Produciamo fiducia nel futuro", ironizza Matteo Moretti, altro delegato Rsu ex Gkn, prendendo spunto dal nuovo nome della fabbrica: Fiducia nel futuro della fabbrica di Firenze (quattro "f" da cui Qf spa).
"Una fiducia che al momento ci vede in attesa della cassa integrazione per transizione, così come deciso dall’accordo-quadro, ma per il nuovo ammortizzatore sociale previsto nella legge di bilancio mancano i decreti attuativi", aggiunge Moretti.
Il tema degli ammortizzatori sarà al centro dell’incontro istituzionale al Mise di domani.
"Per noi il 24 marzo è l’ultima chiamata: non va bene se ci si trova al Ministero con il piano industriale totalmente da analizzare. Vorremmo provare a entrare nel merito del piano, questi giorni potevano essere utilizzati proprio per approfondire vari aspetti. Ma come sempre viviamo nell’incertezza", conclude Salvetti.