NICCOLO' GRAMIGNI
NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Il garante dei detenuti. Ancora stallo sulla nomina: "Serve un nuovo bando"

Nella riunione dei capigruppo proposte soluzioni per il ruolo vacante. Guccione: "Fare più veloce possibile". Palagi: "Non perdiamo altri mesi".

Nella riunione dei capigruppo proposte soluzioni per il ruolo vacante. Guccione: "Fare più veloce possibile". Palagi: "Non perdiamo altri mesi".

Nella riunione dei capigruppo proposte soluzioni per il ruolo vacante. Guccione: "Fare più veloce possibile". Palagi: "Non perdiamo altri mesi".

"Fare presto". L’ultima riunione dei capigruppo in consiglio comunale, a proposito del carcere di Sollicciano e dell’individuazione tramite bando del garante fiorentino dei detenuti, ha dato come input quello di procedere con la massima velocità possibile. Il ruolo è vacante. Sul bando pubblicato (e su cui erano arrivate candidature) è emersa la posizione dell’associazione ‘Altro diritto’ secondo cui si deve accedere alla selezione anche se non in possesso di cittadinanza italiana (come era contenuto nell’avviso).

L’associazione ha fatto notare che "tale requisito si pone come discriminatorio". Ci sono allora due opzioni: la prima è quella proposta dal presidente del Consiglio comunale, Cosimo Guccione, ed è di modificare il regolamento del Consiglio comunale (approvato lo scorso maggio), rifare il bando "in tempi brevi" e individuare il garante. La seconda è quella di andare avanti con l’avviso attuale, esponendosi però al problema dei ricorsi. "Quello che ho proposto è la strada più coerente – ha spiegato Guccione -. Il mio obiettivo è fare più veloce possibile poi ci sono gli aspetti normativi che vanno rispettati. Stiamo cercando di capire come poter velocizzare al massimo la procedura, come hanno chiesto anche i consiglieri".

In caso di modifica del regolamento del Consiglio, questo dovrà passare dal voto dell’aula. "Modificare il regolamento – ha affermato Dmitrij Palagi di Spc – implica annullare il bando fatto uscire, far decadere le candidature arrivate e rimandare tutto. Apprezziamo l’impegno dichiarato di fare tutto in tempi rapidi. Cercheremo di capirli. Un conto è un mese, un conto due, un conto sei. Se fossero troppo lunghi per noi la soluzione è chiara: si vota con l’attuale sistema e poi appena ci sono le nuove norme, si procede a una nuova scelta. Macchinoso, ma evita vuoti troppo lunghi, con Sollicciano senza direzione". A proposito delle osservazioni fatte da ‘Altro diritto’, secondo Palagi, è "giusto non limitare la possibilità di candidature a chi ha cittadinanza italiana, però questo non può tradursi in una condizione di vuoto". "Non sono d’accordo sul fatto che i candidati che hanno fatto domanda entro i termini debbano rifarla", ha commentato Alessandro Draghi di Fdi.

"Il regolamento di Firenze, simile a quello di molte altre città italiane, necessita di una revisione per garantire maggiore inclusività – ha dichiarato Caterina Arciprete di Avs-Ecolò -. Sarebbe problematico se, una volta eletto il garante sulla base dell’attuale regolamento, si rischiasse un’impugnazione che ne comporti la decadenza". "Sono a favore di un nuovo bando, che si può bandire in tempi velocissimi", ha osservato Francesco Casini di Iv.

Niccolò Gramigni