Il ’Gatto’ diventa pop. La scultura si rinnova. E spopola tra la Gen Z

Teo Cavallini rende omaggio al padre Sauro con un’opera moderna

Il ’Gatto’ diventa pop. La scultura si rinnova. E spopola tra la Gen Z

L’artista Teo Cavallini con ’PopCat’, la riproduzione in materiali pregiati. del ‘Gatto’, opera iconica del padre Sauro Cavallini

Si chiama PopCat ed è la riproduzione, in tiratura limitata e in materiali pregiati come marmo e argento, de ’Il Gatto’, scultura iconica in bronzo di Sauro Cavallini (uno dei più eclettici e rappresentativi interpreti dell’arte italiana del secondo Novecento) che, vincitrice nel 1965 del Fiorino d’Oro, venne poi acquistata dalla Galleria d’Arte Moderna di Firenze entrando a far parte del patrimonio artistico della città insieme al ’Monumento alla Pace’ nel giardino del Palazzo dei Congressi e la Fontana della Maternità in piazza Ferrucci. A distanza di circa 60 anni da questo prestigioso riconoscimento, che spalancò le porte all’artista per importanti committenze internazionali in giro per l’Europa, l’opera ritorna con le stesse forme ma con una spiccata connotazione pop grazie alla collaborazione del figlio, Teo Cavallini, con Enigma Atelier, la start up fiorentina con sede a Fiesole che punta a riscoprire e supportare l’arte e l’artigianato d’eccellenza. Sfruttando l’impatto visivo di colorazioni audaci e pop come lo smeraldo, l’argento e il fucsia, la scultura si appropria di un nuovo linguaggio espressivo, capace di catalizzare l’attenzione della new generation senza perdere il legame con il passato. Così il ‘pezzo unico’, attraverso i suoi multipli, acquista nuova vita e l’oggetto di serie una sua cifra distintiva e al passo con i tempi. "Voglio che quest’opera continui a vivere nel presente, portando con sé la sua storia e comunicando con una metrica visiva contemporanea" dichiara Teo Cavallini. "Il PopCat non è solo un omaggio all’eredità artistica che ha lasciato mio padre, ma è anche una dichiarazione di come l’arte possa evolversi pur restando fedele a sé stessa. Credo che mio padre sarebbe orgoglioso di veder come le sue sculture riescano ancora a parlare al cuore delle persone – conclude Cavallini – reinventandosi senza mai tradire le loro radici. È questa la forza dell’arte: la capacità di rimanere viva, evolversi e continuare a raccontare storie anche dopo che l’artista ha lasciato la scena".

Fiamma Domestici