Il Premio "Montale Fuori di Casa" per la sezione "Il Genio delle Donne" a Sandra Bonsanti, signora del giornalismo italiano, per aver difeso per tutta la vita i valori di democrazia, libertà e giustizia. Un riconoscimento consegnato ieri alla Bonsanti nella sede del Gabinetto Vieusseux, dove la giornalista che fu inviata di Repubblica ed ex parlamentare ha raccontato ai presenti i ricordi legati a quella sala dove il padre, Sandro Bonsanti, ebbe cura di quello spazio strabordante di cultura assumendone la direzione nel 1941. Sandra Bonsanti nel 2020 ha pubblicato un libro speciale "Stanotte dormirai nel letto del re". "Un libro di memoria". Come ha ricordato Adriana Beverini presidente del Premio, dove la giornalista attraverso gli occhi della se stessa bambina ripercorre il ‘900 funestato dalla guerra, dal Nazismo e dal Fascismo. Ma anche ricco di momenti legati alla sua famiglia e alle figure di alcuni degli intellettuali più interessanti di quel secolo, tutti amici e frequentatori di casa Bonsanti: da Carlo Emilio Gadda a Luigi della Piccola, Giorgio Bassani e lo stesso Eugenio Montale. "Ricordo quando Gadda veniva a trovarci - ha detto - e accettava di buon grado la compagnia di noi bambini". Fino alla sensazione liberatoria alla fine del conflitto quando la madre le disse che finalmente poteva attraversare piazza Cavour (oggi piazza della Libertà) senza dover passare sotto i portici.
A dialogare con la Bonsanti la direttrice del Gabinetto Vieusseux Gloria Manghetti.
Ludovica Criscitiello