
di Titti Giuliani Foti
"Si trattava di produrre una serie televisiva che avrebbe narrato la vita di Cristo seguendo quasi alla lettera i testi del Nuovo Testamento, senza ricorrere alla leggenda nè far leva su un fasullo misticismo cinematografico. La verosimiglianza che il cinema può creare doveva servire a mostrare l’umanità di Cristo. Tutto qui. Semplice, ma spaventosamente complesso". Il Maestro Franco Zeffirelli raccontava così la genesi del suo film "Gesù di Nazareth", miniserie televisiva in onda su Rai1 che nel 1977 fu vista da 700 milioni di persone. Sarà allestita nella Sala Musica della Fondazione Franco Zeffirelli – piazza San Firenze – dal 10 dicembre al 31 gennaio, "Il mio Gesù", mostra monografica sul capolavoro di Franco Zeffirelli che ripercorre attraverso straordinarie fotografie inedite, oltre a immagini dal backstage e di scena, i momenti salienti della storia di Cristo.
"Le fotografie – spiega il presidente della Fondazione, Pippo Zeffirelli – fanno parte del nostro ricchissimo archivio e ripercorrono la storia di un capolavoro che ha segnato la vita di milioni di persone. Per la prima volta si potranno vedere anche i disegni sul lavoro progettuale di Zeffirelli che precedeva le riprese, con l’approccio basato sulla tradizione della sua cultura classica e umanistica". La serie, girata tra Marocco e Tunisia, ebbe due anni di riprese. Qui Zeffirelli fu affiancato da consulenti per gli aspetti culturali e teologici con l’obiettivo di ricostruire la figura di Gesù del quale il Maestro intese diffondere il messaggio in modo accessibile e spettacolare per i pubblici di tutte le culture. "Il Maestro – continua Pippo Zeffirelli – esitò a lungo prima di accettare la proposta di realizzare questo film: portare sullo schermo la vita di Gesù lo spaventava. Ma alla fine si lasciò convincere dall’insistenza del produttore inglese Lew Grade. "Il film – continua Zeffirelli – inizialmente fu proposto dalla Rai e poi appoggiato dalla ITC di Londra. Con la garanzia di internazinalità il Maestro disse sì e il risultato è questo film che resta ancora oggi attuale e straordinario. Laurence Olivier accettò di fare il ruolo di Nicodemos uno di quelli più importanti". Un cast pazzesco con attori come Michael York, Anthony Quinn, Olivia Hussey, Peter Ustinov, Valentina Cortese, Anne Bancroft, Claudia Cardinale, er, Rod Steiger. E infine, si fa per dire, l’immenso ruolo di Robert Powell, un Gesù quasi iconografico, nella sua magistrale interpretazione. "Sulla scia dell’enorme successo del film – conclude Zeffirelli – nonostante la tv trasmettesse ancora in bianco e nero, si registrò in quel periodo un boom di prenotazioni per le prime televisioni a colori".